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Questo articolo è stato pubblicato il 05 marzo 2013 alle ore 08:59.
Banco Popolare rivede al ribasso le stime per l'esercizio 2012. Secondo il profit warning lanciato nella serata di ieri, il gruppo bancario prevede una perdita di 330 milioni di euro. Colpa dei risultati negativi della partecipata Agos Ducato e dell'incremento delle rettifiche sui crediti. Una perdita inattesa che però non compromette la solidità dell'istituto: la banca conferma il raggiungimento di un core tier 1 superiore alle richieste dell'Eba.
A pesare in particolare sui conti sono i risultati della finanziaria Agos-Ducato, che nei primi nove mesi dell'anno ha registrato una perdita di 125,9 milioni, di cui 48,7 già imputati a conto consolidato. La partecipata, controllata per il 61% dal gruppo francese Crédit Agricole e per il restante 39% dal Banco Popolare, non ha ancora predisposto il proprio progetto di bilancio. Tuttavia le indicazioni di segno negativo desunte dall'esame delle comunicazioni rese al mercato dal Crédit Agricole «lasciano intendere che la partecipata potrebbe evidenziare nel quarto trimestre dell'esercizio una perdita superiore alle aspettative». Di quanto? Anche se, ha spiegato la banca in una nota, non è ancora noto l'ammontare preciso della perdita, «si potrebbe presumere un impatto negativo sul conto economico consolidato del Banco Popolare del quarto trimestre di circa 100 milioni di euro».
Per quanto riguarda invece le rettifiche di valore su crediti, la banca ritiene sottostimato dagli analisti l'impatto del costo del credito del quarto trimestre che, ad oggi, sulla base dei dati provvisori dovrebbe attestarsi a poco più di 650 milioni di euro. Molto dipenderà anche dalle verifiche ispettive compiute da Bankitalia nei confronti del sistema bancario. Nel 2011 Banco Popolare aveva chiuso con una perdita netta consolidata di 2,25 miliardi di euro, determinata eclusivamente da rettifiche di valore sugli avviamenti iscritte in occasione del perfezionamento dell'operazione di aggregazione del Banco Popolare di Verona e Novara con la Banca Popolare Italiana. Nei primi nove mesi del 2012 la perdita era stata di 54 milioni.
Al netto degli impairment test sull'avviamento di Agos-Ducato e sul valore di carico della partecipazione in bilancio, il gruppo stima così una perdita sul 2012 di circa 330 milioni. Il gruppo conferma però un core tier 1 ratio, «anche nello scenario atteso meno favorevole, comunque superiore all'obiettivo minimo fissato dall'Eba (9% comprensivo del sovereign capital buffer)» e una «solida posizione di liquidità con un liquidity coverage ratio e un net stable funding ratio al di sopra dei target Basilea 3».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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