L'indice Dow Jones nelle ultime settimane si è portato sopra 14mila punti, aggiornando il nuovo massimo storico dopo quello dell'ottobre del 2007, raggiunto prima dello scoppio della crisi dei mutui subprime.

Il momento di mercato induce a fare delle riflessioni, anche con l'ausilio dell'analisi tecnica, vale a dire la disciplina che studia i listini attraverso i grafici. Il Dow Jones si trova davanti a un bivio: il superamento dei massimi storici per alcune settimane sarebbe una formidabile iniezione per proseguire il rally. Storicamente il superamento di resistenze così importante richiede del tempo e l'altra ipotesi è che il mercato ritenga prematuro al momento violare terreni inesplorati e corregga in attesa di tentare l'attacco nei prossimi mesi.

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La fase laterale è destinata a finire?

Se guardiamo la storia del Dow Jones dal 1900 a oggi,notiamo una curiosa similitudine tra l'attuale fase laterale in corso dal 2000 e le tre precedenti fasi laterali: quella di inizio del 900 (movimento durato 17 anni), quella a cavallo degli anni 40 (durata 13 anni) e quella a cavallo degli anni 60 (durata 17 anni). Ciclicamente il Dow Jones si prende delle pause di riflessione più che decennali, solitamente al termine di grandi rally, e ora siamo nel bel mezzo di una di queste fasi. Un movimento laterale, come dice il termine, oscilla all'interno di massimi e minimi ben definiti e dal 2000 il Dow Jones per tre volte si è avvicinato agli attuali livelli (nel 2000 appunto, nel 2007 e oggi).

Storicamente tutte le tre fasi laterali precedenti si sono concluse con l'avvio di un trend rialzista molto sostenuto e duraturo negli anni. Oggi come oggi questa soluzione appare molto difficile da immaginare, ma si sa il mercato è sovrano.

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