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Questo articolo è stato pubblicato il 13 marzo 2013 alle ore 08:37.

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La prima a scoprire le carte in vista del rinnovo degli organi di Intesa è stata la Compagnia di San Paolo: ieri il comitato di gestione all'unanimità ha individuato i suoi candidati per la lista da presentare con la Fondazione Cariplo per il consiglio di sorveglianza. Come anticipato ieri da Il Sole 24 Ore, la scelta è caduta su tre consiglieri uscenti – Pietro Garibaldi, Giulio Lubatti e Gianfranco Carbonato, con quest'ultimo considerato "papabile" per la vice presidenza – e su una new entry, l'economista Giuseppe Berta; oltre a loro, in lista figurano due donne: Beatrice Ramasco e Monica Schiraldi. Oltre a loro, saranno inoltre indicati Luigi Attanasio, Carla Alberta Federica Bianchin e Marcella Sarale, destinati a subentrare in caso di dimissioni degli altri sei.
Altri quattro posti spettano a Fondazione Cariplo. L'ente dovrebbe sciogliere le riserve lunedì prossimo, ma già domani a Roma è previsto un incontro a Roma, in Acri, tra il presidente Giuseppe Guzzetti e quello di Compagnia di San Paolo, Sergio Chiamparino, ed è probabile che in quella sede avvenga un primo confronto informale tra i due. Per ora comunque nulla trapela dalla Fondazione lombarda, se non la conferma di Giovanni Bazoli, destinato a un altro mandato da presidente della banca, insieme a quella, probabile, di Franco Dalla Sega. Altri quattro posti verranno assegnati alla lista composta dalle altre Fondazioni con quote minori: due andranno a Cariparo, dove la conferma dell'attuale vice presidente Mario Bertolissi non è affatto scontata visto che il cosituzionalista ha "sfidato" nelle settimane scorse il presidente della Fondazione Antonio Finotti, proprio per la corsa al vertice dell'ente. Dall'ente CrFirenze dovrebbe arrivare la nomina di Jacopo Mazzei, appena sostituito da Giampiero Maracchi alla presidenza della Fondazione, mentre i giochi sembrano ancora aperti per la nomina spettante a Fondazione Carisbo, a sua volta in fase di rinnovo.
La ripartizione avverrà anche sulla base dei posti disponibili, e se – come ha rivelato ieri l'AdnKronos – Bankitalia dovesse effettivamente chiedere una riduzione di da 19 a 17 dei componenti della sorveglianza, i conti saranno da rifare. E lo stesso discorso vale per il consiglio di gestione, dove – considerata la probabile presidenza di Gian Maria Gros-Pietro – le variabili sono almeno due: il numero totale dei consiglieri (si ragiona tra 9 e 10) e i manager che vi siederanno, probabilmente in tre oltre al consigliere delegato Enrico Cucchiani.
La nomina del cdg spetta alla Sorveglianza, ma è indubbio che la voce del ceo verrà ascoltata. Chi sceglierà Cucchiani? Al momento l'unico ad avere un posto sicuro sembra il dg Carlo Messina. In ballo per gli altri posti ci sono gli altri due direttori generali, Giuseppe Castagna e Gaetano Miccichè, ma anche il chief risk officer, Bruno Picca, il chief lending officer, Eugenio Rossetti, così come il chier operating officer, Francesco Micheli.
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