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Questo articolo è stato pubblicato il 19 marzo 2013 alle ore 06:42.

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È Giovanni Bazoli il primo nome nella lista per il rinnovo del Consiglio di sorveglianza di Intesa Sanpaolo, depositata ieri dalla Compagnia di San Paolo e da Fondazione Cariplo. Come previsto, dunque, i due grandi azionisti di Ca' de Sass (insieme controllano circa il 15% del capitale) proporranno la conferma dell'attuale presidente per il triennio 2013/2016.
Se c'è una "sorpresa" nella lista depositata ieri, la prima in vista dell'assemblea del 22 aprile, è al secondo posto. Come anticipato l'altroieri da Il Sole 24 Ore, dopo il nome di Bazoli figura infatti quello di Jean-Paul Fitoussi: l'economista francese sembra gradito a Generali, azionista con una quota del 3,14%, che – a differenza di tre anni fa, quando aveva una quota superiore e due rappresentanti – non presenterà una propria lista ma darà di fatto il suo sostegno a quella costruita sull'asse Torino-Milano.
Con l'appoggio del Leone, la lista dovrebbe ottenere almeno 11 consiglieri. Chi saranno? Oltre a Bazoli, Fitoussi e i sei nomi già resi noti dalla Compagnia la settimana scorsa (tra cui spicca Gianfranco Carbonato, vice presidente in pectore), si aggiungono gli altri tre candidati di Cariplo: l'economista docente all'università dell'Insubria, Rossella Locatelli, l'ex ceo di Banca Imi Carlo Corradini, l'attuale consigliere Intesa Franco Dalla Sega. Sempre Cariplo, ha indicato altri due nomi tra le potenziali "riserve", i candidati destinati a subentrare in caso di rinuncia: si tratta di Luca Galli e Fabrizio Gnocchi, entrambi consiglieri della Fondazione Cariplo.
«I risultati presentati nei giorni scorsi, relativi alla gestione di Intesa Sanpaolo, dimostrano che la stabilità garantita anche dai soci pazienti, come le Fondazioni, é un fattore fondamentale per garantire quella programmazione che porta a buoni esiti», hanno sottolineato ieri in una nota congiunta i presidenti di Fondazione Cariplo, Giuseppe Guzzetti, e di Csp, Sergio Chiamparino: «È con questa logica – aggiungono– che opereremo anche in futuro, convinti del ruolo che le Fondazioni svolgono all'interno del sistema creditizio». Infine, sottolineano, «un plauso va a tutto il management di Intesa Sanpaolo e al ceo, Enrico Cucchiani».
Da sottolineare che nella lista presentata ieri compare anche il presidente della Fondazione CrForlì, Piergiuseppe Dolcini. Una mossa evidentemente studiata per catturare il consenso delle Fondazioni più piccole nel corso della prossima assemblea elettiva: Dolcini si trova infatti al dodicesimo posto, l'ultimo che potrebbe ottenere l'accesso al consiglio nel caso in cui la lista facesse il pieno di adesioni.
Mentre Assogestioni si prepara a depositare le proprie candidature, al termine di un confronto dai toni particolarmente aspri all'interno del comitato nomine (si veda l'altro articolo in pagina), anche le altre Fondazioni stanno mettendo a punto la loro lista, dopo che ieri si è svolta una raffica di incontri tra il vertice della banca e quello degli enti azionisti. Tra giovedì e venerdì, si diceva, Cariparo (socia al 4,67% di Intesa), CariFirenze (3,32%) e Carisbo (2,02%) dovrebbero alzare il velo sui loro nomi, tra i quali – in quota Firenze – sembra certa la presenza dell'ex presidente della Fondazione Jacopo Mazzei. Più difficile fare previsioni sulle candidature padovane: l'ente che ha appena confermato al vertice Antonio Finotti al momento esprime due consiglieri nella Sorveglianza (Mario Bertolissi e Gianni Marchesini) oltre a uno nella Gestione (Giovanni Costa), ma nell'ente difficilmente si troverà un accordo prima di dopodomani, durante una seduta del consiglio di amministrazione convocata proprio per decidere sulle nomine. Ma il riassetto intercorso nell'azionariato della banca negli ultimi tre anni – con l'uscita di Crédit Agricole e l'alleggerimento di Generali – ha cambiato gli equilibri interni alla Sorveglianza, quindi non è escluso che alla lista Padova-Firenze-Bologna possa finire un quinto posto. A maggior ragione nel caso in cui riuscisse a ottenere l'appoggio di una parte dei fondi stranieri polemici con la lista di Assogestioni.
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LA PAROLA CHIAVE
Consiglio di sorveglianza
Nel sistema di governance duale il consiglio di sorveglianza svolge, oltre alle funzioni di vigilanza che nel modello tradizionale sono proprie del collegio sindacale, anche compiti di competenza dell'Assemblea quali la nomina e la revoca degli amministratori e l'approvazione del bilancio.

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