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Questo articolo è stato pubblicato il 13 aprile 2013 alle ore 08:20.

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ROMA
Il ministero del Tesoro e le fondazioni bancarie hanno depositato la lista dei consiglieri per il rinnovo del board della Cassa depositi e prestiti. La pubblicazione è arrivata ieri, termine ultimo previsto dallo statuto della società per il deposito in vista dell'assemblea del 17 aprile. È il segnale che la determinazione del governo guidato da Mario Monti di procedere comunque alle nomine nella partecipata è stata raggiunta. Anche se, considerato il clima incandescente in cui questa decisione è maturata, nulla può essere dato per scontato fino alla data dell'assemblea. Le designazioni indicano una conferma dell'attuale vertice, come anticipato dal Sole 24 Ore del 23 marzo scorso: Giovanni Gorno Tempini ad, espressione del Tesoro azionista con l'80,1%, e Franco Bassanini presidente, quest'ultimo indicato dalle fondazioni che si sono attestate (dopo la conversione delle azioni) al 18,4% del capitale.
La volontà di procedere a una riconferma del vertice sarebbe da attribuire in particolare a Vittorio Grilli, ministro dell'Economia, e a Giuseppe Guzzetti, presidente dell'Acri, ma un sostanziale via libera è arrivato dopo un'ampia consultazione a livello politico e istituzionale. La scelta rispetta l'esigenza di mantenere una stabilità nella gestione di una delle più importanti società a capitale pubblico in una fase politica turbolenta. Guzzetti si sarebbe opposto fermamente ad ogni ipotesi di rinvio o proroga che avrebbero indebolito la società e reso incerta la gestione perché avrebbero costretto il vertice a limitarsi alla gestione ordinaria proprio quando Cdp è chiamata ad avere un ruolo chiave nel rilancio dell'economia nazionale.
La decisione di depositare una lista unica e non due liste separate tra socio pubblico e privato vuole essere un segnale di compattezza degli azionisti. «Tesoro e fondazioni bancarie – recita la nota diffusa ieri - hanno depositato la lista comune dei candidati che verrà sottoposta all'assemblea degli azionisti per il rinnovo del cda». Gli altri componenti del consiglio, 9 in tutto, sono stati invece in buona parte sostituiti: entrano due donne, in quota Tesoro, ma i designati in quota pubblica sono tutti tecnici del ministero di via XX Settembre. Mancano esponenti della società civile che in passato erano presenti nel cda della Cassa, come nel caso dell'uscente Ettore Gotti Tedeschi, o Cristiana Coppola, a suo tempo espressa dal mondo imprenditoriale. La scelta è stata fatta per evitare di alimentare le polemiche sulle nomine nella Cdp. Vengono così designati Maria Cannata, responsabile per il debito pubblico, Olga Cuccurullo, (dismissioni), Francesco Parlato, (partecipazioni), Antimo Prosperi (contenzioso Ue), Alessandro Rivera (banche e finanza). Le fondazioni hanno designato inoltre Mario Nuzzo e l'imprenditore alessandrino Marco Giovannini. Tornando all'operazione di conversione delle fondazioni, una nota ieri ha precisato che il Tesoro ha ceduto agli enti bancari azioni per 484 milioni di euro - titoli comprati dalle fondazioni per risalire dal 15 al 18,4% –, che verranno interamente destinati al Fondo per l'ammortamento dei titoli di Stato.
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IL RINNOVO
L'articolo di giovedì in cui
il Sole 24 Ore chiedeva
la conferma dei vertici Cdp

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