Segnali contrastanti giungono dalle banche spagnole. La CaixaBank ha registrato nel primo trimestre dell'anno un utile in forte crescita mentre il Santander ha ridotto del 26% il proprio risultato netto di periodo. Anche a fronte di dati negativi sulla disoccupazione (record nel primo trimestre al 27,2%) l'apertura della Borsa di Madrid è stata fiacca: -0,4 dell'indice Ibex a 8.359 punti.

La Caixa ha annunciato stamani un utile netto nel primo trimestre pari a 335 milioni. È un risultato sette volte più grande di quello ottenuto nello stesso periodo del 2012 (48 milioni) e giunge dopo l'integrazione di due banche in difficoltà, il Banco Civita e il Banco de Valencia. L'istituto, che a marzo ha annunciato il taglio di 2600 posti di lavoro, ha reso noto di aver completato il suo consolidamento nel contesto della ristrutturazione seguita allo "sboom" del settore immobiliare.

Quanto al Santander l'utile netto del primo trimestre - reso noto stamani in un comunicato - si è attestato a 1205 milioni (-26%). Il risultato – ha spiegato la banca spagnola - è dovuto principalmente alla «decelerazione delle principali economie e al calo del tasso di interesse». Il presidente del Santander, Emilio Botìn, ha comunque sottolineato che «l'utile del 2013 sarà molto superiore ai 2,29 miliardi del 2012, dopo che in quattro anni abbiamo accantonato 60 miliardi di euro a copertura dei crediti deteriorati, rafforzato di 20 miliardi il nostro capitale e aumentato i depositi di 223 miliardi». (R.Sa.)

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