Utile netto in calo del 44,8% a 1,584 miliardi di euro per il gruppo bancario francese Bnp Paribas nel primo trimestre 2013 rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, che aveva beneficiato di una plusvalenza eccezionale di 829 milioni di euro, legata in gran parte alla cessione della società di compravendita immobiliare Kelpierre.
L'andamento è però migliore delle attese degli analisti che puntavano in media a 1,4 miliardi: un dato che ha consentito al titolo di iniziare la giornata in rialzo alla Borsa di Parigi (+1%). Ha avuto effetti negativi sul risultato finale anche l'impatto del salvataggio di Cipro.

Il margine d'intermediazione è in leggero aumento (+1,7% a 10,055 miliardi di euro), nonostante la "congiuntura europea poco fruttuosa". Male in particolare la divisione investment banking, che vede i suoi proventi contrarsi di oltre il 20% per gli ultimi effetti del piano di riassetto; stabile, invece il segmento retail, mentre cresce del 3,2% quello delle soluzioni d'investimento. Il risultato operativo lordo è aumentato del 16,4% su base annua, a 3,541 miliardi di euro. Il risultato lordo di gestione aumenta nel periodo del 16,4% a 3,5 miliardi. È proseguito il contenimento dei costi operativi che sono pari a 6,5 miliardi, in calo del 4,8%. In crescita però anche il costo del rischio, del 3,5% a 978 milioni di euro.

Ora il colosso transalpino prevede tagli di costi e di personale e fa sapere che intende procedere a pensionamenti anticipati nelle controllate in Belgio e in Italia, senza fornire ulteriori dettagli. Inoltre il gruppo ha avviato la predisposizione di un piano di risparmi per 2 miliardi di euro l'anno entro il 2015.

Cala anche l'ultile delle controllata italiana di Bnp Paribas, cioè Bnl. Quest'ultima ha chiuso il primo trimestre con un utile ante imposte pari a 84 milioni di euro, in calo del 42,9% rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente. La riduzione dei guadagni è
legata «all'aumento del costo del rischio in un contesto di recessione». Sotto il profilo commerciale, l'istituto controllato da Bnp Paribas registra un aumento del 9,6% dei depositi e un calo del 2,5% degli impieghi, anche a causa di un rallentamento della domanda.

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