MILANO
Cambio ai vertici, con rotazione tra Torino e Vicenza, e nuovo board per Effeti, la jv tra Ferak e la Fondazione CariTorino che custodisce il 2,21% delle Generali. Nei giorni scorsi, secondo quanto si apprende, si sono tenute in rapida successione l'assemblea dei soci e il cda del veicolo per ridisegnare vertici e componenti del consiglio di amministrazione. Finora la finanziaria vedeva come presidente Andrea Comba, ex presidente della Fondazione Crt, mentre il consigliere delegato era Roberto Meneguzzo, espressione di Ferak. Nel nuovo cda, secondo quanto si apprende, si è proceduto a indicare come a.d. l'attuale segretario della Fondazione torinese Massimo Lapucci mentre alla presidenza in quota Ferak è stato nominato Andrea De Vido. De Vido, insieme a Enrico Marchi è patron di Finint, azionista della stessa Ferak. Una perfetta rotazione dei ruoli, dunque, tra i due soci, secondo quanto deciso in occasione della costituzione del veicolo. Nel cda di Effetti sono entrati anche Andrea Comba (Crt) e Maurizio Casubolo (Palladio). Il rinnovo completo degli organi potrebbe dunque aprire un dialogo più costruttivo tra i due partner. Negli ultimi mesi, infatti, i rapporti tra Ferak e Fondazione Crt si sono raffreddati al punto che sembrava ci fosse una accelerazione verso la scissione della società con l'attribuzione, pro quota, della partecipazione nelle Generali (e del debito di competenza). Secondo quanto si apprende tale opzione resta in piedi, ma di certo il cambio alla guida della finanziaria crea le basi per un confronto più sereno su tempi e modalità con cui perfezionare il divorzio. L'attuale andamento delle Generali e il lavoro che sta portando avanti l'amministratore delegato Mario Greco sono ulteriori elementi che sembrano aver convinto i due soci di Effeti a temporeggiare sulla scissione, aspettando che le quotazioni del Leone si risollevino ulteriormente.
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