Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 14 maggio 2013 alle ore 06:45.

My24


La corsa all'oro scatenata dal crollo dei prezzi di metà aprile è stata confermata anche dagli ultimi dati sulla bilancia commerciale indiana: il mese scorso le importazioni di oro e argento del Paese sono aumentate del 138%, raggiungendo un valore di 7,5 miliardi di dollari. Il boom della domanda fisica – che aveva fatto risalire le quotazioni del lingotto di oltre 100 $ rispetto al minimo biennale di 1.321 $/oncia – ha tuttavia già cominciato ad attenuarsi. E proprio da New Delhi sono in arrivo interventi che potrebbero accelerare la frenata.
In allarme per l'esplosione del deficit commerciale, che proprio la febbre dell'oro ha spinto a 17,8 miliardi di $ in aprile, in rialzo di oltre il 70%, la Reserve Bank of India ha messo in pratica con effetto immediato le misure di restrizione all'import che aveva già anticipato la settimana scorsa (si veda Il Sole 24 Ore del 7 maggio): le banche d'ora in poi potranno importare metallo solo dietro pagamento immediato, a meno che non agiscano per conto di clienti e a fronte di esigenze documentate per la lavorazione di gioielli da esportazione. Finora agli istituti era consentito differire fino a 180 giorni il pagamento dell'oro importato, una pratica che secondo le autorità ha incoraggiato un accumulo eccessivo di metallo.
Anche il recente boom di importazioni non rispondeva probabilmente a necessità immediate. In India ieri si celebrava Akshaya Trithiya, festività hindu che di solito vede salire del 40-50% le vendite di oro, ma i commercianti lamentavano una scarsa affluenza di clienti, il che fa pensare che molti abbiano anticipato lo shopping, approfittando dei prezzi da saldo.
L'interesse degli investitori per il lingotto continua intanto a raffreddarsi. Le statistiche della Cftc mostrano che gli speculatori sono tornati ad accumulare posizioni corte (alla vendita) al Comex: nella settimana al 7 maggio queste sono aumentate del 6,4% a 67.374 tra futures e opzioni, un numero quasi doppio rispetto all'inizio dell'anno e vicino a massimi storici. Le posizioni lunghe restano tuttora dominanti, ma il loro vantaggio continua inesorabilmente a ridursi: oggi superano quelle corte di 49.260 contratti, con una riduzione del 20% nel corso del 2013. Non accenna a interrompersi neppure l'emorragia di investimenti: il patrimonio degli Etf sull'oro è ai minimi da luglio 2011 e secondo Epfr Global dall'inizio dell'anno 20,8 miliardi di dollari hanno lasciato i fondi focalizzati sui metalli preziosi, un record almeno dal 2000, quando ha inizio la serie di dati.
Complice il rafforzamento del dollaro, le quotazioni dell'oro sono arretrate ieri fino a un minimo di 1.426,40 $/oz e secondo molti analisti la discesa continuerà: in un report appena diffuso Tiberius Asset Management afferma che, nello scenario di base, il prezzo scenderà a 1.150-1.250 $, per poi risalire verso 1.450 $ nella seconda metà dell'anno. Deutsche Bank intanto ha di nuovo ridotto le previsioni per il 2013, abbassandole del 6,4% a 1.533 $/oncia: un prezzo medio che sarebbe il più basso dal 2010.
Molto più rosee sembrano essere le prospettive di altri metalli preziosi, in particolare i platinoidi. Johnson Matthey, che ha pubblicato ieri il suo rapporto annuale, prevede forti rialzi soprattutto per il palladio, che nei prossimi sei mesi dovrebbe oscillare tra 635 e 830 $/oz, quasi il 20% più dei livelli attuali, per una media di 740 $. Sul metallo peserà in particolare l'esaurirsi delle scorte strategiche russe: il flusso di vendite, già ridotto l'anno scorso ad appena 250mila once, secondo il raffinatore crollerà quest'anno a 100mila.
Per il platino – che nei prossimi 6 mesi è visto a 1.570 $/oz in media, con variazioni tra 1.415 e 1.710 $, contro gli attuali 1.485 $ circa – il rischio maggiore deriva dal possibile riacutizzarsi della conflittualità in Sudafrica, dove a breve partiranno le trattative per i rinnovi contrattuali nel settore minerario.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Listino azionario italia

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

Principali Indici

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

Shopping24

Dai nostri archivi