A ottobre Bnp Paribas lancerà una banca online che opererà anche in Italia (aggiungendosi a Belgio, Germania e Francia). Non si conoscono ancora tassi offerti e dettagli ma è probabile che nel bouquet della "nuova banca" ci potrebbe essere un conto corrente semplice, veloce e poco costoso. E, chissà, magari anche un conto di deposito.

Il confronto con i conti di deposito
Del resto quella della banca online e del conto di deposito è una soluzione che piace tanto anche agli italiani. Lo dimostra l'appeal che questo prodotto ha esercitato negli ultimi mesi in Italia considerato che in molti casi i rendimenti offerti (benché tassati al 20% contro il 12,5% dei titoli di Stato) sono superiori a quelli dei BoT o dei BTp quotati sul mercato secondario con scadenze simili ai vincoli proposti nelle offerte dei conti di deposito.

Solo per citare qualche esempio, in questo momento Banca Sistema remunera le giacenze fino al 5% lordo per chi sottoscrive il conto corrente abbinato al conto di deposito e vincola il capitale per 60 mesi. Il tasso scende al 3,3% (2,64% netto) in caso di vincolo annuo. Si tratta di un livello superiore ai BoT a 12 mesi che viaggiano intorno allo 0,9%. Tra le più aggressive c'è Banca Ifis che remunerà il 3% lordo senza vincoli e fine al 3,85% lordo per chi stoppa la liquidità per 24 mesi.

Poi c'è Banca delle Marche (3,4% lordo su deposito libero e 4,1% con vincolo a 24 mesi. Ma le banche attive nel conti deposito in Italia sono svariate. Tra i brand più noti figura ancora Ing direct con il Conto arancio che si abbina a un conto corrente gratuito (con carta di credito) e remunera le giacenze per i nuovi clienti con un tasso lordo promozionale del 2,4%. Chebanca! arriva fino al 2,75% accreditando in anticipo gli interessi. L'elenco prosegue con Fineco (conto corrente gratuito con carta di credito e possibilità di remunerare le giacenze con il servizio Cash Park), Mediolanum, Iwbank, Webank. E poi ci sono banche tradizionali come UniCredit e Banca Mps, molto attive sul fronte dei conti di deposito.

Il conto base
Il nuovo conto di Bnp Paribas che arriva da ottobre in Italia potrebbe anche dovere in parte anche considerare il conto base, frutto di una convenzione siglata da Mef, Bankitalia, Abi, Poste italiane e Aiip. Solo in parte perché il conto di Bnp Paribas si profila come un'iniziativa onlne mentre il conto base è, più in generale, un conto di pagamento pensato per chi ha limitate esigenze di operatività, aperti a tutti, ma offerti gratuitamente per le fasce svantaggiate (Isee fino a 7.500 euro) e per i pensionati fino a 1.500 euro al mese. Quattro prodotti standard, le cui caratteristiche sono state individuate nella convenzione sottoscritta il 28 marzo scorso da Mef, Banca d'Italia, Abi, Poste Italiane e Aiip. Da giugno 2012, da quando per la prima volta questo prodotto è stato lanciato a seguito di quanto previsto dal decreto "Salva Italia", ne sono stati aperti poco più di 13mila, una cifra irrisoria se si considera che in Italia ci sono al momento oltre 30 milioni di conti correnti.

©RIPRODUZIONE RISERVATA