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Questo articolo è stato pubblicato il 29 maggio 2013 alle ore 06:47.

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Intesa Sanpaolo riorganizza l'attività di asset management nell'Est Europa. Esclusa l'Ungheria – che resta «un incubo», come ha detto recentemente Enrico Cucchiani – l'area è una di quelle dove si cresce di più, e anche per questo Ca' de Sass ha deciso di ottimizzare il proprio assetto su uno dei segmenti più interessanti e redditizi, enfatizzando al contempo il ruolo di Eurizon.
Nel dettaglio, Intesa ha deciso di creare un vero e proprio polo dell'Est Europa, un hub, controllato da Eurizon Capital Sgr con il 50,1% e partecipato per il 40,6% dalla slovacca Vub Bank e per il 9,3% dalla croata Pbz Bank, dove verranno conferiti i 2 miliardi di masse gestite nell'area, che in questo modo finiranno nel perimetro di Eurizon. Per quest'ultima, ci sarà la possibilità di rafforzarsi nell'Est Europa, mentre le società del gruppo che vi operano avranno più facile accesso a tutti i prodotti e servizi targati Eurizon.
«L'iniziativa rientra in una strategia di potenziamento e diversificazione geografica della nostra presenza all'estero – sottolinea l'amministratore delegato di Eurizon Capital, Mauro Micillo –. La società è già attiva in Asia attraverso la partecipazione del 49% in Penghua Fund Management (Cina) e la branch commerciale di Eurizon Capital SA a Hong Kong». In sostanza, l'obiettivo è quello di replicare all'estero quanto realizzato in Italia con Banca dei Territori in termini di servizio e sinergie tra sgr e collocatore.
L'operazione sviluppata dalla sgr insieme alla divisione banche estere, punta a «consolidare e rafforzare le attività di asset management del Gruppo in Slovacchia, Ungheria e Croazia sviluppando il risparmio gestito nei Paesi dell'Est Europa», spiega il gruppo uin una nota diffusa ieri. Inoltre, l'intenzione è quella di «migliorare la qualità dei servizi e l'innovazione di prodotto, adottando metodologie per la gestione degli investimenti e la misurazione dei rischi coerenti con le best practice di mercato e razionalizzare l'assetto produttivo conseguendo sinergie di costo».
Il polo avrà a disposizione due organi: il supervisory board, con funzione di indirizzo e controllo, e il management board, con funzione di gestione operativa. Il primo è presieduto da Daniel Gros, Direttore del CEPS (Centro per gli Studi delle politiche europee) e Vice Presidente indipendente di Eurizon, e i suoi membri sono Giorgio Di Giorgio (Luiss), Massimo Mazzini (Eurizon Capital SA), Ignacio Jaquotot (VUB) e Dinko Lucic (PBZ). I componenti del Management Board sono Massimo Torchiana (presidente) e Alberto Castelli (Ceo), Emiliano Laruccia, Claudio Malinverno e Marian Matusovic.
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