Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 03 giugno 2013 alle ore 06:44.

My24


Anche se il tempo delle grandi corse sembra finito, le obbligazioni societarie continuano a piacere molto, agli operatori professionali come ai risparmiatori.
I motivi sono numerosi. Uno degli alleati migliori dei corporate bond è l'attuale livello ai minimi dei rendimenti governativi. Pur con un tasso di inflazione compresso dalla recessione, sulle durate più brevi per chi investe in obbligazioni sovrane il risultato finale in termini reali è negativo. Non solo i titoli societari offrono cedole più generose, ma in genere gli emittenti possono contare su bilanci sani, contribuendo così a mantenere il rischio su livelli contenuti.
Ed è proprio sul binomio rischio-sostenibilità che da sempre si concentra l'attenzione degli esperti. La ricerca di rendimento, infatti, porta spesso ad allungare le durate (assumendosi un rischio nel caso di un ritocco verso l'alto dei tassi di riferimento) e a scendere nella scala dei rating. Due strade che, in teoria, non andrebbero percorse, se si cerca la sicurezza.
Tuttavia le regole dei sacri testi devono fare i conti con grandi processi che hanno una forte valenza spiazzante. La crisi dei debiti sovrani da un lato e la globalizzazione dall'altro stanno modificando le regole del gioco. L'impostazione tradizionale di mercato prevede che i titoli corporate riconoscano un extra-rendimento rispetto ai titoli di Stato di pari durata. Questo delta serve a "pagare" una probabilità di default maggiore per le imprese che per i Governi e una minore liquidità dei titoli.
Storie del secolo scorso? «In parole semplici - rispondono Richard Woolnough, gestore di fondi M&G, e Gordon Harding, investment specialist -, in molti Paesi sviluppati la situazione di bilancio si è notevolmente deteriorata e il rapporto debito/Pil è salito a livelli potenzialmente insostenibili. Per contro, lo stato di salute delle imprese è rimasto piuttosto buono e quindi in molte regioni, Europa inclusa, la qualità creditizia degli emittenti sovrani si sta deteriorando rispetto a quella degli emittenti societari. Ciò significa che il tradizionale rapporto tra obbligazioni corporate e governative non vale più».
Davanti a questo scenario viene da chiedersi se in un futuro non molto lontano i bond societari offriranno premi per il rischio più bassi e, in casi estremi, rendimenti inferiori a quelli dei titoli di Stato. Senza perdersi in scenari che potrebbero sconfinare nella fanta-finanza, alcuni punti sembrano acquisiti. In particolare, il fatto che la globalizzazione tende a favorire la sopravvivenza delle aziende più internazionalizzate, aumentando la flessibilità finanziaria e riducendo il rischio di insolvenza. «Le società veramente globali, con asset esteri significativi e flussi di utili diversificati - puntualizzano i due analisti di M&G - sono soggette a un rischio Paese meno specifico rispetto a uno Stato i cui introiti vengono generati solo internamente».
Si tratta ora di capire se e come è possibile tradurre questa profonda trasformazione in conseguenze operative per il risparmiatore. Anche in questo caso, schematizzando, alcuni aspetti sono già chiari. Il primo è che nel caso di un investimento in obbligazioni governative bisogna porre la stessa attenzione finora dedicata ai bond corporate: «Occorre analizzare le obbligazioni governative - riprendono Woolnough e Harding - con la consapevolezza che questi strumenti comportano anche un rischio di credito e non solo un rischio di duration, come in passato».
Il secondo aspetto si potrebbe riassumere con uno slogan: potere alle imprese. Il processo di globalizzazione sta aumentando il potere delle società e diminuendo quello degli Stati. Se ciò proseguirà, il mercato modificherà ulteriormente i rapporti tra bond sovrani e corporate. Il punto d'arrivo? Presto un numero crescente di emittenti societari potrebbe riconoscere ai sottoscrittori di bond rendimenti più bassi di quelli dei titoli pubblici.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Listino azionario italia

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

Principali Indici

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

Shopping24

Dai nostri archivi