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Questo articolo è stato pubblicato il 08 giugno 2013 alle ore 08:26.
MILANO
Anche il miliardario americano Warren Buffett è in corsa per Milano Assicurazioni. L'asta avviata da Unipol-Sai per la cessione dello storico marchio assicurativo e di un ramo d'azienda pari a 1,8 miliardi di euro di raccolta premi è entrata nel vivo: venerdì prossimo sono attese le offerte non vincolanti e il colosso Berkshire Hathaway, 282 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato a Wall Street, avrebbe già manifestato il proprio interesse. Presto si capirà il disegno strategico di un'eventuale offerta d'acquisto.
Quello che è certo è che l'ultra ottantenne Buffett, considerato uno dei maggiori investitori di tutti i tempi e soprannominato l'Oracolo di Omaha per avere attuato la regola di «non perdere mai denaro», non sembra avere timore di fare acquisizioni importanti in Italia ed è fortemente determinato a crescere nel settore delle assicurazioni.
Lui, che controlla la più grande riassicurazione mondiale dopo l'elvetica Swiss Re e la tedesca Munich Re, vuole espandersi nelle polizze commerciali e nelle settimane scorse ha rafforzato la squadra di vertice assumendo quattro manager da American International Group.
Su Fondiaria-Sai, controllante del gruppo Milano Assicurazioni, Buffett si era peraltro già fatto avanti a fine 2011, prendendo in considerazione l'ingresso nel capitale nonché un piano di riassetto industriale della compagnia dei Ligresti attraverso un trasferimento di rischi alle riassicurazioni di Berkshire Hathaway. Un tentativo andato a vuoto: in un momento di forte tensione per il Paese, con lo spread Btp-Bund oltre 500 punti base, e con il gruppo FonSai privo dei requisiti di solvibilità, insufficienze nelle riserve sinistri e nella necessità di ricapitalizzare tutta la catena di controllo, anche la holding Premafin, i soci di riferimento e le banche creditrici preferirono il piano di salvataggio proposto dalla Unipol guidata da Carlo Cimbri.
Proprio il progetto di aggregazione Unipol-Sai, da cui sta nascendo il leader italiano nel settore danni, ha spinto tuttavia l'Antitrust a chiedere importanti dismissioni di quote del mercato rc auto permettendo a Buffett di tornare oggi in partita.
In gara sono in molti: fra gli altri, sono attese offerte dalla tedesca Allianz, dalla francese Axa - che appare però più defilata rispetto a due anni fa - e dalla svizzera Zurich. L'aspetto rilevante, anche riguardo alla percezione internazionale del rischio Paese, è che gli americani potenziali acquirenti di Milano Assicurazioni sono diversi e un'offerta è attesa anche dal gruppo di Boston, Liberty Mutual. Insomma, il mercato italiano, il quinto in Europa nel settore delle assicurazioni danni, risulta ancora attraente.
Sul prezzo è difficile fare previsioni. Il valore delle attività messe in vendita da Unipol, a fronte di 1,8 miliardi di raccolta premi, ha una redditività forte, con un combined ratio (rapporto delle spese generali e costo dei sinistri sulla raccolta) intorno al 90 per cento; a seconda delle stime il ramo d'azienda messo in vendita viene valutato oltre 500 milioni di euro e fino a 800 milioni. Stime per ora non significative. Essendo il ramo d'azienda di Milano Assicurazioni una delle poche occasioni di acquisire importanti quote del mercato italiano è infatti possibile che la valutazione finale sia influenzata da considerazioni strategiche. Buffett, secondo cui è «meglio comprare un'azienda straordinaria a un prezzo buono che una buona azienda a un prezzo straordinario», non sembra alimentare aspettative di offerte fuori dal comune. Tuttavia, il mercato italiano del settore auto sta attraversano un momento di redditività tecnica elevatissima in un contesto competitivo che, anche a causa dei diversi riassetti societari in atto, non appare dei più aggressivi. E' possibile quindi che uno dei pochi momenti di forte competizione nel mondo delle assicurazioni italiane si viva proprio in quest'asta per acquisire la Milano.
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