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Questo articolo è stato pubblicato il 12 giugno 2013 alle ore 07:08.
L'ultima modifica è del 12 giugno 2013 alle ore 17:39.

Wall Street, in rosso, chiude di nuovo in rosso: il Dow Jones perde lo 0,84% a 14.994,61 punti, il Nasdaq cede l'1,06% a 3.400,43 punti mentre lo S&P 500 lascia sul terreno lo 0,8% a 1.612,55 punti. Pesano i timori che la Federal Reserve, nelle prossime riunioni del 18 e 19 giugno, decida di indicare una deadline per il suo programma di stimolo dell'economia americana.
Chiusura pesante anche per le Borse europee. Se si esclude Madrid (l'unica in positiva con l'Ibex in rialzo dello 0,07%) gli altri principali listini hanno perso terreno. Il FTSE MIB di Piazza Affari è arretrato dell'1,61% avvicinandosi alla soglia dei 16mila punti. Male anche Francorte con il Dax in ribasso dell'1,13%. Il Ftse-100 di Londra ha ceduto lo 0,64%, il Cac 40 di Parigi lo 0,3% .
A pesare sull'andamento dei listini l'avvio delle udienze presso l'Alta Corte di Karlsruhe, chiamata a decidere sulla compatibilità del «piano anti spread» della Bce con la legge fondamentale tedesca, continua a innervosire i mercati. Ad inasprire i toni è stato Jens Weidmann, presidente della Bundesbank che rappresenta la Banca centrale tedesca nel caso portato di fronte all'Alta Corte tedesca, che nel pomeriggio ha detto: «Il problema principale del piano Omt, varato dalla Bce nel settembre scorso é che «riguarda specifici premi di rischio» di Paesi dell'area dell'euro, indebolendo l'azione di 'disciplina' sui Governi».
Focus Piazza Affari
Tra i singoli titoli del listino milanese perdono terreno Fiat (con Ubs che non consiglia più di comprare il titolo ma è passata a un giudizio «neutral») e Telecom Italia. Male Banca Pop Mi. Crolla Banca Mps con un calo del 4,62%. Sempre tra i finanziari, cede terreno Generali (-1,22%) che nel corso della seduta ha azzerato il rialzo iniziale all'indomani delle cessioni delle partecipazioni di minoranza nelle società messicane che hanno generato una plusvalenza netta di 500 milioni di euro. È virata in negativo anche Buzzi Unicem che nei primi scambi aveva beneficiato dell'eliminazione della valutazione negativa da parte di Morgan Stanley che é passata a «equalweight» sul titolo del cemento.
Rcs sospeso al rialzo
Rcs Mediagroup è stata sospesa in Borsa per l'eccessiva volatilità, con un rally teorico del 16%, nell'attesa che sia determinato il prezzo al quale verranno emessi i titoli per l'aumento di capitale da 380 milioni. Le azioni sono entrate in asta di volatilità, dopo avere segnato un progresso del 16% attestandosi a 3,4 euro. I trader sostengono che quello di oggi sia un rimbalzo tecnico, reso particolarmente violento dalla scarsa liquidità delle azioni Rcs. Del resto i titoli dallo scorso 30 maggio a ieri hanno perso poco meno del 40% (il 37% per l'esattezza). Domani il consiglio di amministrazione dell'azienda editoriale dovrebbe fissare il prezzo delle azioni di nuova emissione, per l'aumento di capitale che, se riceverà tutti gli ok da parte delle autorità competenti, partirà lunedì.
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