LOS ANGELES. Se l'economia dovesse continuare a migliorare, la Federal Reserve potrebbe iniziare gia' nella seconda meta' dell'anno a invertire rotta e ridurre gradualmente la quantita' di obbligazioni acquistate mensilmente per pompare liquidita' nel sistema finanziario. Questo commento del governatore Ben Bernanke nel corso della conferenza stampa che ha seguito la pubblicazione dell'ultimo rapporto Fed sullo stato dell'economia e' stato sufficiente ad accelerare lo scivolone al ribasso di Wall Street, preoccupata per il possibile immminente aumento dei tassi di interesse.

Una possibile inversione di rotta della politica monetaria gia' quest'anno ha preso in contropiede i mercati, che avevano appena digerito il rapporto della Fed in cui la chiusura del programma di "quantitative easing" era stata fissata nel 2014. La Fed sta acquistando obbligazioni al ritmo di 85 miliardi di dollari al mese per manterere i tassi di interesse ai minimi storici. Ma ieri Bernanke ha avvertito i mercati che la banca centrale usera' discrezione nel prendere decisioni. «Gli acquisti di obbligazioni sul mercato sono legati a quello che succese all'economia – ha detto – Non abbiamo un piano deterministico o prefissato».

Bernanke ha ribadito che nonostante i recenti miglioramenti, l'economia e' ancora debole e la disoccupazione ancora troppo alta. La debolezza del mercato del lavoro infatti e' confermata dalla anemica crescita dei salari. In risposta alle domande dei giornalisti, il governatore ha confermato il suo appoggio alla politica espansiva avviata dalla banca centrale giapponese per estrarre il Giappone da una prolungata deflazione. Sul suo futuro invece Bernanke non si e' pronunciato, benche' il presidente Obama di recente abbia accennato alla possibilita' di non riconfermarlo alla guida della Fed quando scadra' il suo mandato in gennaio.

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