Finora tutti i tentativi di produrre energia elettrica sfruttando il mare sono falliti. Troppo complicato assicurare la sopravvivenza delle strutture rispetto al moto imprevedibile delle onde. Ma ora Enel Green Power, lo spin off delle rinnovabili, nato da una costola dell'ex monopolista elettrico, sembra aver trovato la soluzione: una macchina, R115, ideata e costruita da un matematico pisano e che porta il marchio di 40South Energy, in grado di lavorare sotto la superficie del mare e di produrre, secondo le prime stime, circa 220 MWh all'anno per coprire i consumi di 80 famiglie. «Il generatore ha numeri assai interessanti - spiega l'ad di Egp, Francesco Starace, al Sole24Ore on line - e soprattutto una struttura estremamente semplice».

Insomma, la scommessa sembrerebbe vinta.
Abbiamo visto tante macchine che promettevano di produrre energia dal mare, ma gli esiti non sono stati positivi. Questo generatore non monta tecnologie complesse e soprattutto è completamente sommerso. Senza contare che occupa spazi molto limitati ed è integrato con l'ambiente marino.

Nessun riflesso negativo sull'ambiente, quindi?
Direi di no. Anzi, la macchina sembra molto adatta al nostro mare che ha un moto ondoso costante e non è segnato da correnti particolarmente forti.

Come sarà usato il generatore per sfruttarne al meglio le caratteristiche?
Per come è stato ideato e, se tutto andrà per il verso giusto, potrebbe essere una soluzione ottimale per fornire energia alle isole che oggi si alimentano principalmente con centrali sostenute da motori diesel o con qualche pannello fotovoltaico. Il mondo è pieno di isole e quindi il campo di applicazione potenziale è molto vasto.

Quanto tempo servirà per arrivare all'operatività della macchina?
Dopo l'assemblaggio, che avverrà nelle prossime settimane, cominceranno i test e io credo che nel giro di un anno saremo in grado di valutare tutte le modifiche necessarie per migliorare le performance del generatore e individuarne le dimensioni ottimali.

Quale è stato l'impegno finanziario di Egp per R115?
Abbiamo investito meno di un milione di euro. Il modello che abbiamo presentato ieri ha una capacità nominale di 150 KW ma pensiamo di gestire fino a 1 MWh. Finora abbiamo lavorato su un prototipo che non è indicativo in termini di costi e comunque prima di questa macchina ci sono stati altri tentativi più piccoli. Ad ogni modo, Egp crede fortemente in questa partnership e, se i test forniranno le risposte che ci aspettiamo, non avremo alcun problema a sostenere gli investimenti necessari a rendere commercializzabile il progetto.

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