Autentico crollo per Mediobanca nel giorno della presentazione del nuovo piano industriale. Il titolo è caduto del 9,52% sul FTSE MIB. Evidentemente le nuove indicazioni di Piazzetta Cuccia non sono piaciute agli analisti.

Svalutate le partecipazioni in Telco-Telecom
Nel dettaglio Mediobanca ha fatto nuove pulizie in bilancio svalutando le partecipazioni, in particolare in Telco-Telecom e in Rcs, per 400 milioni. L'intervento, previsto nel nuovo piano, porterà a chiudere l'esercizio 2012-2013 a fine giugno con una perdita di circa 200 milioni.

Ceduto il 3% di Generali
In tre anni ridurrà l'esposizione azionaria per 2 miliardi attraverso 1,5 miliardi di cessioni, tra cui il 3% della quota in Generali che calerà al 10 per cento. I restanti 400 milioni deriveranno dalla svalutazioni a valori di mercato delle altre partecipazioni che verranno classificate come 'disponibili per la vendità.

Punta a 2,1 miliardi di ricavi e 40% di utili
Col nuovo piano 2013-2016 Mediobanca punta a 2,1 miliardi di ricavi bancari con una crescita media annua del 10%. E debutta una nuova divisione, Mediobanca Alternative Asset Management, che insieme al private banking di Esperia e Monegasque genererà il 15% dei ricavi in cinque anni, obiettivo non incluso nel piano.

Il nuovo piano prevede inoltre un pay-out (la quota di utile distribuita ai soci come dividendo) pari al 40%, un Core Tier 1 (il principale indice di solidità patrimoniale) stabile all'11-12% anche con Basilea3 e un Roe (l'indice che misura la redditività del capitale) in crescita dal 6% attuale al 10-11 per cento. Lo si legge in una nota.

Chebanca!
CheBanca!, la banca retail di Mediobanca, genererà utili nel 2016 quando avrà una raccolta complessiva di 14 miliardi (crescita media annua +5%) con un aumento di quella indiretta (a 4 miliardi nel 2016) rispetto ai depositi (da 12 a 10 miliardi). Per centrare l'obiettivo verrà sviluppata l'offerta di prodotti di risparmio gestito con un target di attività in gestione di 2 miliardi cui si aggiungeranno altri 2 miliardi di risparmio amministrato. Nei tre anni del piano si prevede di triplicare il numero di conti correnti (da 120 a 300 mila) per 1 miliardo in controvalore.

Rientro da piano Ltro
L'istituto conta di rimborsare alla Bce 4,5 miliardi di finanziamenti Ltro nei tre anni del piano. Il rimborso - spiega una nota - avverrà grazie ala liquidità che Piazzetta Cuccia conta di raccogliere anche col rifinanziamento delle obbligazioni in scadenza. I finanziamenti, dopo una flessione in questo ultimo esercizio (-9%), torneranno a crescere (a un tasso medio annuo del 5%) nei confronti di imprese e famiglie mentre raccolta e impieghi di tesoreria sono attesi riportarsi ai livelli pre-crisi.

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