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Questo articolo è stato pubblicato il 24 giugno 2013 alle ore 19:42.

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Findim svaluta Telecom per 200 milioni ma ritrova gli utili

Utile consolidato di 51,1 milioni di euro nel 2012 per Findim Group, holding lussemburghese della famiglia Fossati, contro il rosso di 106 milioni dell'anno precedente. A spingere il risultato - come emerge dai documenti depositati nei giorni scorsi e consultati da Radiocor - è stata la vendita della quota nella Pasa, la società spagnola a cui i Fossati avevano ceduto a fine 2006 la Star che, unita ai dividendi percepiti da Telecom Italia, ha fatto da contraltare alla svalutazione per 203 milioni a carico della quota (4,98%) in Telecom.

Come si legge nel rapporto, «il 19 gennaio 2012 metà della partecipazione in Preparados Alimenticios (Pasa) è stata ceduta e il 25% residuo è stato venduto il 13 dicembre 2012». L'effetto positivo del deconsolidamento della quota in Pasa e della vendita ammonta a 234,5 milioni di euro, cui si aggiungono sul fronte positivo i quasi 29 milioni di dividendi percepiti da Telecom. La quota nella società di tlc è stata d'altro canto svalutata di 200,7 milioni di euro, «riducendo il costo medio per azione da 1,5 euro a 1,20 euro», lo stesso livello, quindi, cui la hanno portata i soci Telco.

Il valore netto della partecipazione alla fine del 2012 ammonta a 802,7 milioni. A quella data - precisa il bilancio - il valore della quotazione di Borsa di Telecom era di 0,68 euro per azione. Oggi la quotazione é attorno a 0,52 euro. Nello scorso settembre, inoltre, è stata messo in liquidazione volontaria l'84,56% della Banque de Credit et de Depots, che era detenuto da Findim Finanziaria, con un accantonamento di 1,8 milioni per gli eventuali rischi dalla procedura di liquidazione ed è stata quindi deconsolidata e valorizzata ad equity. Il patrimonio del gruppo è sceso a 1,34 miliardi a fine 2012 da 1,52 miliardi a fine 2011.

Oltre alla quota in Telecom, a Findim Group fanno capo il 100% di Findim Finanziaria, il 100% di Agricola Cassinassa e il 15,5% di Gas Plus. Resta poi ancora in sospeso la vertenza con le autorità tributarie italiane. Nel corso del 2011, precisa infine il bilancio, «l'Agenzia delle Entrate ha proceduto a verifiche riguardanti due partecipazioni un tempo detenute da Findim Group. Le argomentazioni delle Autorità tributarie sono state interamente respinte e di conseguenza la società non ha proceduto alla costituzione di accantonamenti. La questione non é ancora risolta». (Radiocor)

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