L'importo non è ancora noto, ma stando alle cifre riportate nelle carte bollate che sono circolate nei mesi scorsi, dovrebbe aggirarsi almeno intorno ai 20 milioni di euro. Sta di fatto che nei giorni scorsi la Regione Piemonte e Merrill Lynch avrebbero chiuso definitivamente la transazione sui contratti derivati siglati nel 2006, quando l'ente – allora presieduto da Mercedes Bresso – aveva emesso un prestito obbligazionario trentennale da 1,8 miliardi, su cui insieme a tre banche aveva costruito vari contratti derivati.
Mentre con Intesa Sanpaolo e Dexia si va avanti in Tribunale, con la banca americana la Giunta Cota nelle ultime ore avrebbe definito la transazione, facendo così seguito a un primo accordo raggiunto nell'autunno scorso. Per ora nessuna conferma arriva dalle parti in causa, ma secondo quanto risulta a Il Sole 24 Ore l'assessore al Bilancio della Regione Piemonte, Gilberto Pichetto Fratin, insieme al capo dell'area Finanza Sergio Rolando, con l'assistenza dello studio legale Iaquinta di Milano, avrebbero concordato con Merrill uno schema d'intesa con il quale la banca americana prima riconoscerebbe l'esistenza di commissioni implicite, quindi ne rimborserebbe la parte di danno che la riguarda; considerato che in passato la Regione aveva denunciato 54 milioni di commissioni implicite incassate complessivamente dalle tre banche, esposte per quote identiche, il valore della transazione con Merrill Lynch dovrebbe aggirarsi intorno ai 20 milioni.
Una volta incassata la somma, una preziosa boccata d'ossigeno per le casse dell'ente, dal canto suo la Regione Piemonte dovrebbe riprendere a pagare le rate previste dal piano d'ammortamento del Bor, dopo che – nel maggio del 2012 – la Giunta guidata dal leghista Roberto Cota aveva deciso di non onorare le rate semestrali, in coerenza con l'annullamento in autotutela del gennaio precedente delle delibere dirigenziali alla base dei contratti derivati.
Le altre banche
Come si diceva, Merrill si era impegnata sulla Regione Piemonte in compagnia di Intesa Sanpaolo e Dexia. Con queste ultime due, va avanti la causa a Londra, dopo che – nel dicembre scorso – il Tar del Piemonte aveva negato la propria competenza.
Nel dettaglio, il giudice amministrativo aveva rifiutato di pronunciarsi sull'annullamento in autotutela dei derivati da 1,85 miliardi sottoscritti nel 2007 perché si tratta di contratti «di natura privatistica», su cui deve decidere il giudice inglese in base all'Isda Master Agreement. Nonostante la pronuncia del Tar, Merrill Lynch alla fine ha deciso di transare, e si vedrà se ora anche le altre due banche rivedranno la loro posizione.
I contratti del 2006
Per quanto riguarda invece l'antefatto, si tratta di un tipico caso di derivati all'italiana sottoscritti da enti locali. Nel 2006 la Regione, allora guidata dalla Giunta di centrosinistra guidata da Mercedes Bresso, mette in campo un'emissione obbligazionaria da 1,85 miliardi di euro in forma bullet, che prevede il rimborso a scadenza in soluzione unica.
Per questo tipo di obbligazioni, allora possibili, la legge imponeva la costituzione di fondi o di swap di ammortamento: nasceva proprio da qui la decisione di sottoscrivere i derivati per accantonare periodicamente le somme necessarie al rimborso (amortising swap), per mettersi al riparo dalle dinamiche di tasso (interest rate swap) e per proteggere le banche dal rischio Italia (credit default swap), i cui contratti sono stati firmati nella seconda metà del 2007.
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IN CIFRE
1,85 miliardi
Il sottostante
Nel 2006 la Regione, allora retta dalla Giunta di centrosinistra guidata da Mercedes Bresso, aveva messo in campo un'emissione obbligazionaria da 1,85 miliardi di euro in forma bullet, che prevedeva il rimborso a scadenza in soluzione unica
54 milioni
Le commissioni implicite
Denunciate dalla Regione Piemonte sui derivati costruiti intorno all'emissione dei Bor del 2006
3
Le banche coinvolte
Insieme a Merrill Lynch ci sono anche Intesa Sanpaolo e Dexia