Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 14 luglio 2013 alle ore 14:09.

My24


Vittorio Conti è arrivato in Consob nell'agosto del 2006. Lo chiamò l'allora ministro dell'Economia Tommaso Padoa Schioppa. «Mi chiese se avevo voglia di fare qualcosa di utile per il paese. La mia risposta fu subito positiva» ricorda Conti. A sette anni da quell'inizio il commissario, che per sei mesi ha retto l'Autorità nel periodo di interregno tra Lamberto Cardia e Giuseppe Vegas, racconta questa «straordinaria» avventura. E lo fa a poche ore dall'addio a Consob. Il mandato, infatti, finirà tra pochi giorni ed è evidentemente tempo di bilanci.
Se dovesse fare un bilancio di quanto fatto può dirsi soddisfatto?
Vivo la sindrome del bicchiere mezzo vuoto. Un po' perché, per propensione non sono mai soddisfatto del lavoro fatto e un po' perché, lavorando in Consob, ho capito cosa vuol dire essere un civil servant, ossia il significato profondo di servire un'istituzione.
In questi 7 anni in Italia non sono mancati casi eclatanti, da Fondiaria Sai a Mps, sono stati commessi errori di valutazione da parte di Consob?
Non ritengo opportuno entrare nel merito di casi specifici. Credo utile ricordare, invece, i limiti di approcci radicati su apparati normativi troppo articolati e complessi, spesso troppo rigidi per affrontare un contesto in rapida evoluzione.
Si spieghi meglio...
Ad esempio, con riferimento al tema della tutela dell'investitore retail si sta diffondendo un approccio che vigila sull'intera filiera: dalla progettazione del prodotto, all'individuazione del segmento di clientela, alle modalità di vendita fino all'assistenza alla gestione del portafoglio. È quello che in Gran Bretagna viene identificato come product intervention.
Riguardo la lentezza normativa, il sistema di governance delle Authority incide?
In Europa la necessità di un ripensamento generale del sistema delle Authority è ben presente. Entro il 2 gennaio 2014 la Commissione Europea consegnerà le proprie valutazionisul tema. Quello che è certo è che gli enti nazionali non potranno essere dei meri traduttori, auspicabilmente dovrà essere meglio specificato il loro ruolo all'interno del nuovo assetto, con evidenti ricadute sulla struttura e sul funzionamento delle autorità nazionali.
Le procedure Consob avrebbero bisogno di ulteriore semplificazione?
Molto è stato fatto. Consob ha varato una drastica semplificazione dei suoi regolamenti. Ora ci stiamo muovendo per accorciare in modo significativo i tempi del procedimento sanzionatorio, che potrebbero essere in alcuni casi dimezzati. A tal fine si sta lavorando sull'articolazione del procedimento e su percorsi che consentano di dare priorità alle pratiche più rilevanti. Siamo infatti convinti che il valore segnaletico di una sanzione dipenda molto dalla rapidità del procedimento. A breve verrà sottoposto al mercato un documento di consultazione.
Con la sua uscita, Consob resterà con tre Commissari, sono sufficienti?
Il problema non può essere posto in termini strettamente numerici. Occorre infatti ricordare che la realtà sta mettendo sul tavolo problematiche che richiedono la presenza in Commissione di competenze specialistiche ed esperienze professionali diversificate. È inoltre importante segnalare che le competenze della Commissione devono essere supportate da una struttura operativa di qualità, sulle cui motivazioni e capacità tecniche è necessario investire.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Listino azionario italia

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

Principali Indici

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

Shopping24

Dai nostri archivi