Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 18 luglio 2013 alle ore 06:46.

My24


In pieno empasse per lo scorporo della rete, Telecom Italia perde una pedina strategica. Il suo pro-console in Sudamerica, Andrea Mangoni, capo di Tim Brazil, la gallina dalle uova d'oro del gruppo telefonico, nonchè direttore generale per tutta l'America Latina, fa le valige e torna in Italia. Per approdare alla corte di Carlo De Benedetti, nella Sorgenia fresca orfana di Massimo Orlandi e soprattutto bisognosa di una profonda ristrutturazione (dopo la perdita di quasi 200 milioni del 2012 a causa di pesanti svalutazioni). Per questo, Mangoni nel gruppo elettrico controllato dalla Cir e partecipato dall'austriaca Verbund, avrà pieni poteri: presidente e Ceo.
Mangoni, un carriera in Acea, era entrato nell'ex monopolista nel luglio del 2009 come presidente esecutivo di Telecom Italia Sparkle, la divisione di traffico telefonico internazionale all'ingrosso, che pochi mesi dopo sarebbe finita, assieme a Fastweb, nella bufera delle maxi-processo alle Tlc sulla presunta truffa da 2 miliardi di euro di evasione fiscale, le arci-note «phun-cards» (risalenti però a molti anni prima l'arrivo di Mangoni). L'anno scorso, poi, la nomina a Ceo di Tim Brazil. Ma il soggiorno in SudAmerica è durato poco (la sua uscita dal gruppo risale già al 30 aprile). Mangoni prende il posto dell'ad Massimo Orlandi. Che ci fosse aria di "divorzio" era trapelato da alcune indiscrezioni (si veda il Sole 24 Ore di sabato 12 luglio).
Ora l'ufficialità: dopo oltre un decennio lo storico ad dice addio. Il clima è quello della cordialità: Orlandi ha motivato la scelta con la volontà di seguire progetti personali. La Cir lo ha ringraziato per il lavoro svolto. Sta di fatto, però, che sono occorsi due diversi comunicati stampa per annunciare l'addio e la nuova nomina. Quasi a voler segnare la chiusura di un capitolo e un segno di discontinuità col passato. In effetti i 14 anni di Orlandi sul ponte di comando hanno coinciso con la fase di start-up e degli investimenti di Sorgenia. Ora però il vento è cambiato: il mercato elettrico soffre molto perché oggi c'è una sovracapacità produttiva. Si genera più energia di quanto ce ne sia effettivamente bisogno.
Il cambio di management è anche il primo segnale del nuovo tandem alla guida della Cir: la scorsa primavera Monica Mondardini, la manager di ferro del gruppo l'Espresso, è salita al comando anche della holding di famiglia accanto al presidente Rodolfo De Benedetti. E il primo dossier su cui i due manager si sono buttati è stato appunto quello dell'energia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Listino azionario italia

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

Principali Indici

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

Shopping24

Dai nostri archivi