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Questo articolo è stato pubblicato il 26 luglio 2013 alle ore 07:27.
Wall Street in extremis riesce a chiudere la giornata di contrattazioni in terreno positivo, col Dow Jones che guadagna appena lo 0,01% a 15.557,60 punti e il Nasdaq lo 0,22% a 3.613,16 punti. Sale anche l'indice S&P50 dello 0,08% a 1.691,65 punti
Non scaldano le Borse i dati sulla fiducia dei consumatori dell'Università del Michigan ai massimi degli ultimi sei anni. Migliora più del previsto anche la fiducia dei consumatori in Francia, un dato che ha aiutato i listini europei in apertura, ma il trend non è stato confermato nella seconda parte della seduta. Wall Street sembra più interessata ai dati trimestrali delle società e ai timori di una revisione della politica monetaria della Fed che riunisce il board la prossima settimana. In calendario giovedì prossimo anche la riunione della Bce dalla quale si attendono le misure di crescita che arriveranno probabilmente a ottobre e questo potrebbe essere precisato dal numero uno dell'Eurtower, Mario Draghi.
Le Borse europee restano incerte . A Piazza Affari, il FTSE MIB ha chiuso quasi sulla parità a +0,06% a 16.421,51 punti., il FT-SE perde lo 0,47%, il Dax 30 -0,63% mentre il CAC40 avanza dello 0,45 per cento.
Tra le blue chip, sale Telecom Italia(+2,94% a 0,5435 euro) all'indomani del primo via libera dell'Agcom allo scorporo della rete e Ansaldo Sts(+2,96%) dopo la diffusione dei risultati del primo semestre. Bene anche FonSai (+0,97%) e, sul listino completo, Unipol (+1,5%) dopo il via libera giunto ieri dall'Ivass alla maxi fusione a quattro con Premafin(+1,33%) e Milano Assicurazioni (+0,29%). Male invece Finmeccanica (-2,1%) benchè la società abbia ribadito in una nota che "non è allo studio alcuna operazione sul capitale". Giù anche Fiat Industrial (-1,5%) e la controllante Exor (-1,5%).
Spread tra Btp decennali e Bund tedeschi equivalenti è a quota 274 in leggero calo dopo avere toccato 280 centesimi durante la seduta con il rendimento del decennale che si attesta al 4,42%. Il differenziale Bonos/Bund segna 299 punti per un tasso del 4,64 per cento.
Sul fronte dei titoli governativi, in vista delle aste BoT e BTp di settimana prossima, il Tesoro ha testato il terreno con il Ctz a 2 anni collocato fino a 3 miliardi. I rendimenti sono scesi all'1,85% dal 2,4% di un mese fa.
L'andamento di Wall Street è stato negativo per la maggior parte della seduta nonostante il dato sulla fiducia dei consumatori dell'Università del Michigan salita più delle attese: a fine di luglio l'indicatore è stato dell'85,1 punti da 84,1 punti alla fine di giugno e 83,9 a metà mese. Si tratta del livello più alto degli ultimi sei anni. Il dato è migliore delle attese degli analisti che si attendevano un lieve ribasso a quota 84 punti.
Ad appesantire l'ultima seduta della settimana una serie di dati trimestrali deludenti da Zynga (-16%) ad Expedia (-25%) e ad Amazon (-2%): contrastati gli indici principali con Dow Jones,Nasdaq e l'S&P's 500 in altalena dopo un'avvio al ribasso. Altra giornata di vendite per il greggio: il contratto a settembre perde lo 0,26% a 105,20 dollari. L'oro lascia sul terreno lo 0,26% a 1.326 dollari l'oncia.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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