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Questo articolo è stato pubblicato il 01 agosto 2013 alle ore 11:32.

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Cdp: in pista 95 miliardi di euro di risorse fino al 2015

Cassa depositi e prestiti conferma il suo ruolo di traino dell'economia e manda in archivio i primi sei mesi del 2013 con 9 miliardi di risorse mobilitate a favore del sistema-paese (11 miliardi se si considera il dato di gruppo), un livello più che raddoppiato rispetto al 2012 (+124%). A incidere positivamente è il supporto della spa guidata da Giovanni Gorno Tempini alla pubblica amministrazione, tramite il fondo per le anticipazione dei debiti vantati dalle imprese, all'aumento di capitale di Fsi, braccio operativo della Cassa, e al sostegno garantito all'export e all'internazionalizzazione delle aziende della penisola.

Dal nuovo piano industriale 80 miliardi di euro di risorse da qui al 2015
Cdp giocherà quindi da pivot del tessuto economico, come emerge anche nel piano industriale, le cui linee sono state annunciate oggi dopo il board presieduto da Franco Bassanini: da qui al 2015 la società promette di iniettare 80 miliardi di euro di risorse (il 5% del Pil) a favore dei tre segmenti core che potrebbero aumentare fino a 95 miliardi di euro: enti pubblici e territorio (23 miliardi di euro, di cui 2 miliardi di capitale di rischio) ;infrastrutture (fino a 9 miliardi), puntando sull'asse con Sace, rilevata nei mesi scorsi dal Mef, e sull'intervento del Fondo Strategico; e, infine, le imprese con un impegno che arriverà a 48 miliardi per il supporto della crescita e della dimensione internazionale delle imprese. Un impegno che Cdp declinerà sia attraverso il polo con Simest-Sace, guardando alle opportunità oltreconfine per le aziende della penisola, sia mediante il già rodato plafond Pmi e la messa in campo di nuovi strumenti come un plafond per le reti d'impresa. Senza tralasciare, ovviamente, lo sforzo di facilitatore degli investimenti esteri in Italia -Fsi e asse con la Bei - nonché il compito di stimolo dde Mezzogiorno, a favore del quale Cdp ha assicurato 20 miliardi di euro di risorse nello scorso triennio.

Sale la raccolta postale, utile netto a 1.731 milioni di euro
Tornando ai dati dei primi sei mesi, poi, si segnala in crescita del 4% l'attivo patrimoniale che tocca quota 318 miliardi di euro, mentre lo stock di crediti verso clientela e banche registra un incremento dell'1%, a 102 miliardi di euro. Sale anche la raccolta postale che evidenza un progresso dell'1%, rispetto al 2012, a 236 miliardi. La raccolta complessiva si porta così a 296 miliardi, +5% se confrontato con il dato fatto segnare l'anno scorso. Aumenta, inoltre, il patrimonio netto, 17,5 miliardi di euro (+4%). In salita infine l'utile netto che si attesta a 1.731 milioni di euro, +19% rispetto al 2012 (a livello di capogruppo, invece, il risultato netto cala del 26%, a 1435 milioni di euro, rispetto al primo semestre 2012).

Via libera del board alla scissione parziale di Fintecna
Una performance che consente a Cdp di ribadire la sua mission di supporto al rilancio dell'economia del Paese, assicurando, come detto, ulteriori 15 miliardi rispetto agli 80 messi già nero su bianco nel piano illustrato oggi attraverso specifici interventi finalizzati all'allargamento del perimetro di attività del gruppo. Dal board conclusosi stamattina è arrivato poi il disco verde alla proposta di scissione parziale di Fintecna, mediante assegnazione di parte del patrimonio in favore di Cdp. Si tratta, chiarisce la nota del gruppo, delle partecipazioni in società immobiliari (Fintecna Immobiliare Srl e Quadrante Spa) e di altri attivi immobiliari direttamente posseduti da Fintecna.

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