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Questo articolo è stato pubblicato il 09 agosto 2013 alle ore 06:49.
MILANO
Nel 2013-14 (la stagione è cominciata in ottobre) il surplus saccarifero promette di restringersi a 3,5 milioni di tonnellate, qualcosa come il 70% in meno rispetto a quello registrato nell'annata precedente. Questo perché – spiega l'International Sugar Organization (Iso) – molti produttori hanno deciso di rallentare l'attività a causa dei prezzi di vendita considerati poco remunerativi. L'anno scorso, l'eccedenza era stata calcolata a quota 11,2 milioni di tonnellate, e il direttore dell'Iso, Peter Baron, aveva predetto ciò che si sta verificando ora sulla scia dei segnali di razionalizzazione della produzione in atto in molti grandi paesi, quali Ue, Russia, Cina e Stati Uniti. «Quando tutti prevedono una fase di marca ribassita per i prezzi – ha commentato Barson durante l'International Sweetener Symposium a Napa (California) – tutti cominciano a ridurre la produzione». Del resto i prezzi dello zucchero grezzo sono scesi fino ai minimi triennali sulla scia dei record produttivi, stimati dall'Iso a quota circa 183 milioni di tonnellate. Per la stagione 2013-14 l'output saccarifero dovrebbe rallentare per assestarsi a 175,5 milioni, lasciando comunque il settore alle prese con il terzo surplus consecutivo. Ora come ora, ha aggiunto Baron, «le uniche notizie che potrebbero dare una spinta verso l'alto alle quotazioni sono quelle relative a possibili ridimensionamenti dei raccolti brasiliani (il Paese è il leader incontrastato del settore), a causa delle basse temperature sulle maggiori aree vocazione agricola della nazione sudamericana. La settimana scorsa, la società di ricerca Datagro aveva dichiarato che circa 65 milioni di tonnellate, pari a circa il 18% dei raccolti brasiliani di canna da zucchero, erano stati danneggiati.
Proprio ieri la brasiliana Raizen Energia ha previsto per il Paese un calo del 6% della produzione di zucchero e di etanolo a causa delle recenti gelate e delle piogge. Pedro Mizutani, il Cfo della società – una joint venture tra la brasiliana Cosane Royal Dutch Shell – ha commentato la situazione ricordando inoltre che gli effetti maggiori del maltempo si sentiranno sui raccolti di canna della prossima stagione. Previsioni simili sono quelle rilasciate dalla Biosev – controllata dalla francese Louis Dreyfus – che teme problemi soprattutto alle piantagioni nel Mato Grosso.
Nonostante questi "allarmi" Baron ha dichiarato che l'Organizzazione, almeno per ora, non correggerà le proprie stime ritenendo che sia troppo presto per avere un'idea sufficientemente precisa dell'andamento dei raccolti.
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