Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 24 agosto 2013 alle ore 08:47.

My24

MILANO
L'offerta abbondante, soprattutto dal Brasile, e il rafforzamento del dollaro continuano a pesare sulle quotazioni internazionali del caffè. Ieri a Londra la prima posizione dei contratti a termine sul caffè arabica ha chiuso la settimana perdendo altro terreno e scendendo sotto quota 1.750 dollari per tonnellata, oltre 30 dollari in meno della seduta precedente. Si tratta dei nuovi minimi da circa quattro anni. Molto deboli, nonostante i leggeri recuperi di ieri, anche i future sulla qualità robusta scambiati a New York.
Le prospettive sembrano indicare possibili nuove flessioni, hanno commentato gli analisti della svizzera Volcafè, controllata dal colosso del trading di commodity Ed&F Man. Le scorte infatti si sono appensantite la scorsa stagione e questo, assieme all'arrivo di un altro ampio raccolto di caffè dal Brasile (le stime parlano di livelli da record) e alla debolezza del real (la divisa locale), continua a pesare sul mercato. Da non dimenticare poi, alla luce di questa situazione, molti esportatori e torrefattori cercano di alleggerirsi delle proprie scorte, contribuendo a far salire la disponibilità.
Poche quindi le possibilità, almeno nel breve e medio periodo di assistere a un rilancio dei prezzi. Del resto l'offerta sui mercati è veramente abbondate. Le ultime stime del Dipartimento americano per l'agricoltura parlavano per la stagione 2012-13 di raccolti mondiali record superiori a quota 151 milioni di sacchi da 60 kg, quasi il 5% in più rispetto alla campagna precedente. Quelli brasiliani poi continuano ad ampliarsi. Le ultime indicazioni al riguardo giungono dagli analisti locali della FcStone che, diradatisi i timori di gelate nel Paese, parlano ora di raccolti 2014-15 in crescita fino a 60 milioni sacchi, dopo i 52 milioni del 2012-13. Anche FcStone appare "pessimista" sui prezzi del coloniale, a causa soprattutto degli ampi stock.
Stime da primato anche per il Vietnam, numero due del settore (e numero uno per quanto riguarda la qualità robusta), i cui raccolti per l'annata 2013-14 vengono pronosticati superiori al livello record toccato nel 2011-12 a quota 27 milioni di sacchi. Da segnalare che anche nel Paese asiatico i prezzi del coloniale sono in veloce ridimensionamento causa anche una frenata nella domanda, che ha spinto in basso l'export nazionale: per la fine del mese le vendite potrebbero assestarsi a 70-80mila tonnellate, contro le quasi 91mila vendute all'estero in luglio.
In frenata, infine, anche le esportazioni messicane, scese in luglio del 14,3% a 281mila sacchi da 60 kg; nonostante quest'ultimo calo, il Paese dall'inizio dell'anno ha venduto caffè per 2,9 milioni di sacchi, il 7,9% in più sullo stesso periodo dell'anno scorso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

TAG: Brasile

Listino azionario italia

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

Principali Indici

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

Shopping24

Dai nostri archivi