Gli ispettori di Bankitalia hanno consegnato al procuratore capo di Genova, Michele Di Lecce, la relazione sulle ispezioni effettuate nelle scorse settimane presso Banca Carige. Al momento non è stato aperto un fascicolo ma, nei prossimi giorni, i magistrati genovesi decideranno se gli elementi contenuti nella documentazione sono tali da suggerire l'avvio di un'inchiesta. Nel mirino ci sono diversi profili, che vanno dalla gestione dei prestiti e dei mutui a quella, in generale, dell'istituto di credito.

Intanto il sindaco di Genova, Marco Doria, afferma che «le osservazioni e i rilievi della Banca d'Italia richiedono che, al più presto, un nuovo consiglio assuma la piena responsabilità nella gestione di una banca le cui fondamenta sono sane e che ha grandi potenzialità. Come sindaco di Genova ritengo che tutti, nei diversi ruoli che ricoprono e con le proprie specifiche competenze, debbano lavorare per rafforzare l'identità di Carige come banca del territorio».

Ieri, sull'onda anche dei risultati delle ispezioni, Fondazione Carige, che controlla quasi il 47% delle quote della banca, ha stilato la lista dei candidati a formare il cda che sostituirà, con l'assemblea del 30 settembre, quello presieduto da Giovanni Berneschi e fortemente avversato dagli ispettori di Bankitalia.

Condidato alla presidenza è Cesare Castelbarco, già nel consiglio della banca e presidente di Carige Italia (la società che raggruppa tutti gli sportelli dell'istituto fuori dai confini liguri). Vicepresidente sarà Alessandro Repetto, ex numero uno della Provincia di Genova, con una lunga esperienza bancaria, proprio in Carige, e vicepresidente di Carige Italia. La lista comprende anche Giuseppe Zampini, presidente di Confindustria Genova, Luigi Gastaldi, esperto di assicurazioni, che già era nel cda, Elena Vasco ed Evelina Christillin, entrambe nel consiglio di Carige Italia nonché Lorenzo Cuocolo, docente universitario e figlio di Fausto, che fu storico presidente della banca genovese.
R.d.F.

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