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Questo articolo è stato pubblicato il 10 settembre 2013 alle ore 08:26.

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TOKYO - L'indice Nikkei della Borsa di Tokyo, dopo il progresso del 2,5% realizzato ieri, ha chiuso oggi con una ulteriore avanzata dell'1,54% a 14.423,36 punti, nel quadro di una tendenza positiva diffusa sulle altre piazze asiatiche in seguito ai guadagni precedenti di Wall Street, ai segnali di allentamento delle tensioni internazionali sulla Siria e alle ultime e ultimissime indicazioni sul miglioramento in atto delle economie di Cina e Giappone.

La Cina in ripresa
Durante la seconda fase delle contrattazioni è arrivata anche la notizia che la produzione industriale cinese in agosto ha superato le attese, con un aumento del 10,4% in agosto rispetto a un anno prima (in accelerazione rispetto al +9,7% di luglio). Gli investimenti in fixed-asset nelle aree non agricole sono altresì saliti del 20,3%. Anche le vendite al dettaglio in Cina sono parse un po' oltre le aspettative, con una crescita del 13,4% in agosto (contro il +13,2% di luglio). Così l'indice azionario regionale si è proiettato intorno ai massimi da sette settimane dopo nove giorni di progressi legati un atteggiamento meno avverso al rischio da parte degli investitori.

Upgrading sul Giappone degli analisti. Dopo la revisione ufficiale al rialzo del Pil giapponese del secondo trimestre (dal 2,6% annualizzato a un ben più robusto +3,8% annualizzato), gli analisti di Nomura hanno alzo le loro stime sulla crescita dell'economia nipponica per l'anno solare 2013 di 0,2 punti percentuali a un +2%, mentre per l'anno fiscale che si chiuderà nel marzo 2014 la previsione è stata migliorata di 0,3 punti percentuali a un +2,9%. Nel primo trimestre dell'anno prossimo, infatti, i consumi dovrebbero accelerare, prima dell'introduzione del rialzo dell'imposta sui consumi nell'aprile 2014 (l'ok definitivo al rincaro è reso più probabile dalla revisione del Pil e dalle aspettative migliorate a medio termine anche grazie alla selezione di Tokyo per ospitare le Olimpiadi del 2020). Il rilascio delle minute della riunione del comitato di politica monetaria della Bank of Japan di un mese fa ha evidenziato che un maggior numero di membri del board condivide l'opinione che il governo debba procedere con il rialzo dell'Iva per assicurare la credibilità della sua politica di gestione del bilancio pubblico.

Il premier Abe deciderà il primo ottobre: le indiscrezioni di oggi rivelano che sta per ordinare lapreparazone diunpacchettodi stimoliall'economia per compensare l'effetto negativo del prossimo aumento della pressione fiscale. La media delle previsioni di 12 istituti di ricerca privati indica che nel corrente anno fiscale l'economia giapponese dovrebbe crescere del 2,8% reale, con un "range" che spazia dal 2,6% al 3,1 per cento. Rimangono comunque alcune aree di incertezza: ad esempio, in agosto l'indice del sentiment dei consumatori elaborato dal governo è sceso di 0,6 punti a 43, per il terzo declino consecutivo.
Tra i titoli oggi in evidenza positiva, oltre a quelli legati all'effetto-Olimpiadi come i general contractor nel ramo costruzioni, spicca Sony, dopo l'annuncio che inizierà a febbraio a vendere in Giappone la nuova console per videogiochi PS4, mentre è oggetto di ampi acquisti anche Suntory Beverages & Food dopo l'accordo per acquisire – sia pure a caro prezzo – due marchi britannici di bevande nella prima mossa di espansione seguita al collocamento iniziale della società del giugno scorso.

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