TOKYO - Entusiasmo popolare domenica a Tokyo (compreso quello del pubblico del Falstaff di Verdi, quando al calare del sipario la compagnia del Teatro la Scala ha esposto un banner sulle Olimpiadi 2020); entusiasmo in Borsa lunedì e martedì, con le prime medaglie d'oro assegnate ai titoli diventati speculativi perché dovrebbero beneficiare in modo diretto della selezione della capitale nipponica per i Giochi che si svolgeranno tra sette anni.

Se il Nikkei è balzato del 4% in due giorni, lo si deve in buona parte all'ondata di acquisti che ha interessato le azioni di società attive in settori come le costruzioni, l'immobiliare, il turismo, i servizi di sicurezza.

Prendiamo una vecchia gloria appannata come l'Imperial Hotel di Tokyo, per decenni tappa d'obbligo dei visitatori Vip della città: la società che lo gestisce ha dovuto fare i conti, negli ultimi anni, con la spietata concorrenza delle grandi catene alberghiere e di Hong Kong che hanno aperto hotel di lusso dall'afflato internazionale; ma ieri il titolo del gruppo è andato limit-up e promette di tornare agli antichi fasti.

Che dire del general contractor Taisei, che costruì lo stadio olimpico del 1964 e ha molti progetti e interessi nel centro di una città che ha deciso di ospitare Olimpiadi "compatte", con l'85% delle strutture entro un raggio di otto chilometri dal villaggio olimpico? Dopo l'impennata del 14% di ieri anche oggi ha fatto un balzo del 13%, battendo la rivale Kajima (+7,8%) ma non Sumitomo Mitsui Construction (+23%). Ad ogni modo il volume del trading sui titoli dei quattro principali general contractor - Taisei, Kajima, Obayashi e Shimizu - si è impennato al massimo storico, risultando superiore anche ai tempi della bolla della fine degli anni '80. E anche alcuni titoli del cemento come Taiheiyo Cement e Sumitomo Osaka sono balzati, come quelli dei general contractor, ai massimi dal 2007.

Guide all'acquisto speculativo
Alcuni broker hanno stilato veri e propri "indici olimpici" che comprendono i titoli potenzialmente "vincenti": da Okasan Securities (con 79 società) al "BoAML Japan Olimpic Bid Index" di BankAmerica Merrill Lynch, che comprende 20 titoli quotati al Tokyo Stock Exchange. In questo compaiono in primo piano non solo costruttori come Kajima, ma developer immobiliari come Mitsubishi Estate, ferrovie come East Japan Railway (che ha ampie proprietà vicine alla zona della baia), colossi delle strutture di intrattenimento come Oriental Land, oltre a società di servizi di sicurezza (Secom), di consumi alimentari (Kirin), di forniture sportive (Asics) e di pubblicità (Dentsu).

Nei suggerimenti degli analisti di Nomura compaiono in primo luogo sei titoli: Taisei, Taiheiyo Cement, East Japan Railway, Mitsui Fudosan, Xebio, Sohgo Security Services. Ma il suo elenco è più lungo e va per settori. Costruzioni: Sho-Bond Holdings, Taisei, Obayashi, Shimizu, Kajima; real estate: Mitsui Fudosan, Mitsubishi Estate, Sumitomo Realty & Development; sport: Asics, Mizuno, Goldwin, Descente e Xebio; pubblicità: Hakuhodo DY, Asatsu-DK; bradcasting: Fuji media Holding, Tokyo Broadcasting System, Nippon Television, Tv Asahi, Sky Perfect Jsat; intrattenimento: Oriental land, Nintendo, Knt-ct holdings, Konami; hotel: ImperialHotel, Fujita Kanko; sicurezza: Sohgo, Secom.

Conseguenze anche all'estero
L'effetto borsistico va oltre Tokyo. i gestori americani di casinò - come Las Vegas Sands e MGM Resorts International - stanno attirando l'interesse speculativo degli investitori che scommettono sul fatto che, con le Olimpiadi, ci sono più probabilità che la legislazione giapponese sia modificata per consentire loro di aprire paradisi artificiali per giocatori d'azzardo anche nel riluttante Sol levante.

Avvertenza finale
Attenzione ai rischi: molti dei titoli "olimpici" sono già saliti in modo considerevole a partire dall'inizio di gennaio, quando Tokyo propose la sua candidatura ufficiale. E con i balzi degli ultimi due giorni e eventuali ulteriori progressi a brevi, diventano vulnerabili alle prese di profitto.

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