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Questo articolo è stato pubblicato il 11 settembre 2013 alle ore 11:09.

Nel giorno dell'atteso maxi-evento in cui Apple ha svelato due nuovi iPhone - uno low cost e l'altro con lettore di impronte digitali - è stata l'assenza di novità a pesare sul titolo, che ha chiuso a -2,33% a Wall Street e che oggi viaggia addirittura attorno al -6 per cento. Al punto che ieri gli operatori di borsa hanno scherzato facendo a Siri - l'interfaccia vocale dell'iPhone con cui è possibile ordinare ricerche Internet o impostazioni di vario genere - la seguente domanda: perché Apple è in calo quando tutti sono entusiasti per i nuovi smartphone?
A dire il vero la flessione del titolo, sceso sotto i 466 dollari dai 507 del 19 agosto (e 506 di appena duie giorni fa), non è inusuale. Come spiega la società di ricerca Birinyi Associates, i trader comprano un'azione sulla scia delle voci relative alle novità di prodotto per poi optare per il cosiddetto «sell on the news» nel momento in cui la società conferma tali rumors. E infatti Apple aveva guadagnato oltre l'11% negli ultimi 30 giorni, molto più di quanto fatto altre volte prima del lancio di un nuovo dispositivo. In genere la performance della mela ha superato quella dell'S&P 500 il 91% delle volte e in media lo ha fatto correndo del 4,3% nel mese precedente alla presentazione di un nuovo prodotto.
Il mercato inoltre aveva largamente anticipato nomi e caratteristiche dei nuovi gioielli presentati ieri al mondo dal quartier generale del gruppo a Cupertino, in California. E poi ci sono le considerazioni sui limiti dell'innovazione tecnologica da una parte e dall'altra sulla fame di novità e di redditività che la finanza impone all'industria.
Premesso tutto questo una delle maggiori criticità è rappresentata dalle chance di fare breccia sul mercato cinese. Diversi osservatori hanno criticato il prezzo eccessivo del nuovo iPhone cosiddetto low cost, il 5C, proprio in Cina.
Acquisito il privilegio di essere - per la prima volta - nel ristretto gruppo di paesi dove i nuovi modelli saranno in vendita a partire dal prossimo 20 settembre (in Italia bisognerà aspettare addirittura dicembre), i clienti cinesi non risparmiano le lamentele. Il modello 5C sarà in vendita a partire da 4.488 yuan, circa 550 euro, un prezzo che - scrive il China Daily - «delude molti clienti che avevano sperato in un listino inferiore ai 3 mila yuan (poco meno di 370 euro)». Sull'andamento del titolo influisce anche il taglio di giudizio da 'buy' a 'neutral' annunciato da Ubs.
Resta da capire, quindi, se l'iPhone 5C permetterà il raggiungimento dei margini lordi necessari per fare breccia nel mercato di massa. Il punto di svolta avrebbe dovuto essere l'annuncio della partnership con China Mobile, ormai l'operatore di telefonia più grande del mondo. Per adesso un accordo è stato raggiunto soltanto con China Unicom e China Telecom, mentre dall'operatore numero uno Apple ha ottenuto soltanto una licenza per l'utilizzo della rete.
Eppure la storia non esclude che le azioni Apple possano tornare a correre. Come ha spiegato sul Wall Street Journal, l'analista di Deutsche Bank Chris Whitmore ha analizzato l'andamento delle azioni Apple successivamente al lancio di nuovi iPhone. In media all'indomani di un simile evento il titolo ha guadagnato l'1% e nei successivi 5 giorni l'incremento medio è stato del 2%. Nei sei mesi dopo, il rally è stato del 14%. Questa volta, però, ci si mette di traverso il Dragone cinese, che non è poca cosa.
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