La centrale nucleare di Kashiwazaki-Kariwa (Reuters)

TOKYO - Le azioni della Tokyo Electric Power sono volate al rialzo alla Borsa di Tokyo nel giorno in cui il gestore di Fukushima Dachi ha inoltrato la richiesta ufficiale di riattivare la principale centrale nucleare del mondo. Il titolo è andato limit-up dopo che il gruppo ha ottenuto un sostanziale consenso da parte della prefettura di Niigata al piano per rimettere in funzione, inizialmente, i reattori numero 6 e 7 della gigantesca centrale di Kashiwazaki-Kariwa, circa 300 chilometri a nord-ovest di Tokyo. Con studiata riluttanza, il governatore Hirohiko Izumida ha dato un via libera condizionato.

Altre utility giapponesi che hanno già chiesto la riattivazione di un totale di 12 reattori stanno registrando un rialzo in Borsa. L'"application" è stata inoltrata dalla Tepco alla nuova Nuclear Regulation Authority (Nra) che dovrà verificare le condizioni di sicurezza secondo la più severa normativa introdotta dopo l'incidente di Fukushima Daiichi del marzo 2011. Il processo di approvazione durerà comunque qualche mese e la stessa Tepco lascia intendere che dovrà aspettare fino alla prossima primavera. Attualmente nessuno dei 50 reattori del Paese è attivo, in quando da qualche settimana gli unici due rimasti in funzione (presso la centrale di Oi) sono stati spenti per manutenzione ordinaria. Il governo è in favore di un sollecito ritorno dell'energia nucleare nel mix delle forniture energetiche della nazione, che dipendono in parte preponderante dalle importazioni, rese più costose non solo dalla crescita dei volumi ma anche dal deprezzamento dello yen.

A Fukushima-Daichi, intanto, continua lo stillicidio di problemi. Da ultimo, si è appreso che alcune reti di sbarramento poste nel porto interno alla centrale per evitare il passaggio in mare aperto di materiali radioattivi sono state danneggiate dal maltempo. E la Tepco si è coperta di ridicolo durante la recente visita alla centrale del primo ministro Abe: sulla tuta protettiva predisposta per il capo del governo, l'ideogramma di "be" in Abe era sbagliato. Cosa di cui poi l'utility si è scusata profondamente.

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