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Questo articolo è stato pubblicato il 30 settembre 2013 alle ore 21:18.

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I mutui Cdp aprono l'accesso a 44 mila case

La Cassa depositi e prestiti non ha dubbi e scommette sui mutui casa per far ripartire il mercato dell'edilizia e dell'immobiliare. E anche l'Ance, l'associazione nazionale costruttori edili, dopo aver analizzato il "decreto Imu" e i possibili effetti delle norme contenute, sembra credere che il rilancio del mattone possa ripartire. L'articolo 6 del decreto potrebbe, infatti, portare numeri equivalenti ad una dose fino al dieci per cento aggiuntivo sul mercato attuale: compravendite per 44mila nuovi alloggi (rispetto ai 444mila nel 2012), un giro d'affari aggiuntivo sul mercato immobiliare di 8,1 miliardi, investimenti integrativi per la costruzione di nuove abitazioni dell'ordine di 1,3 miliardi (la stima 2013 è di 23 miliardi), che possono tradursi in un volano complessivo per l'economia di 4,4 miliardi.

L'Ance dà una sintesi molto dettagliata con l'intento di far chiarezza sulle cifre e sulla disponibilità finanziaria messa a disposizione del decreto legge. Sono due gli strumenti che l'articolo 6 fornisce per riaccendere la scintilla dei muti sulla casa: da una parte, l'iniezione di liquidità che la Cdp darà alle banche per erogare mutui, garantiti da ipoteca, su immobili residenziali: la stima della cifra è pari a 2 miliardi come già aveva annunciato il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, al Sole 24 Ore l'8 agosto scorso, prima del varo del decreto (il decreto lascia in mano agli accordi attuativi tra Cdp e governo il compito di fissare la cifra); tuttavia, Ance e governo sono in grado di quantificare la cifra in virtù della partecipazione a un tavolo con Cdp, Ance e Ab per identificare gli strumenti utili al rilancio dei mutui sulla casa. Il secondo strumento è quello dell'acquisto di obbligazioni bancarie emesse dalle banche e garantite (covered bond) oppure di titoli derivanti da operazioni di cartolarizzazione di mutui esistenti per l'acquisto dell'abitazione principale, ma anche per gli interventi di ristrutturazione ed efficientamento energetico degli immobili. Anche qui l'Ance ipotizza che Cdp metta a disposizione due miliardi di euro.

Vediamo ora la stima degli effetti e come si arriva ai numeri di sintesi finali. Sul primo strumento, quello della liquidità, ipotizzando che «il 90% del plafond (cioè 1,8 miliardi) sia destinato all'acquisto dell'abitazione e che il mutuo copra il 60% del valore dell'immobile, Ance stima in 3 miliardi il giro d'affari stimolato dalla norma e in 16.000 il numero di abitazioni oggetto di compravendita». «Nell'ipotesi che il giro d'affari attivato derivi per l'80% dalla vendita di nuove abitazioni ad alta prestazione energetica, si stima in circa 2,4 miliardi di euro il giro d'affari relativo alle imprese di costruzioni». Circa il 20%, pari a 500 milioni, sarebbe utilizzato dalle imprese «per nuovi investimenti in costruzioni». Con il moltiplicatore delle costruzioni sull'intera economia, il centro studi Ance stima l'attivazione di 1,7 miliardi.

Analogo percorso per la stima degli effetti del secondo strumento, la possibilità per Cdp di acquistare covered bond oppure titoli derivanti da operazioni di cartolarizzazione. Qui - dice l'Ance- «al momento non è disponibile una quantificazione delle risorse stanziate dalla Cassa». Tuttavia Ance ipotizza che Cdp metta a disposizione altri due miliardi e che i mutui erogati abbiano coprano un massimo del 60% dell'investimento, «si genera un giro d'affari per il mercato immobiliare residenziale di 3,4 miliardi di euro e di circa 18.000 abitazioni compravendute».

L'effetto di quest'ultimo canale - dice lo studio - «può aumentare in maniera considerevole dal momento che altri investitori istituzionali (enti previdenziali e assicurativi, fondi pensione, fondi d'investimento esteri) hanno manifestato la disponibilità a investire qualora Cdp funga da capofila». Se da questi enti arrivasse un ulteriore miliardo, «il giro d'affari complessivamente generato per il mercato immobiliare residenziale sarebbe pari a 5,1 miliardi di euro e le compravendite di circa 26.000». Nell'ipotesi che l'80% vada alla vendita di nuove abitazioni, il giro d'affari per le imprese di costruzioni potrebbe ammontare a 4 miliardi. Di queste risorse, è verosimile che circa il 20%, pari a 800 milioni di euro, venga utilizzato dalle imprese per nuovi investimenti in costruzioni. Con l'effetto moltiplicativo delle costruzioni si stima l'attivazione di circa 2,7 miliardi di euro nel complesso dei settori economici.

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