Telecom Italia in netta controtendenza a Piazza Affari. Il titolo balza di oltre il tre per cento, in una seduta pesante con l'indice FTSE MIB in calo di circa il due per cento, dopo le voci rimbalzate nel fine settimana secondo cui il presidente Franco Bernabé rassegnerà le dimissioni nel cda del 3 ottobre. Al suo posto Telefonica, salita la scorsa settimana al 66% di Telco, holding di riferimento del gruppo tlc, avrebbe già fatto il nome di Massimo Sarmi, numero uno di Poste italiane.

Giovedì, durante il consiglio, l'ad Marco Patuano presenterà il piano industriale. A sostenere oggi le azioni Telecom è il giudizio di Jp Morgan, che, dopo il recente accordo per Telco e in vista del cda del 3 ottobre, ha alzato il rating da underweight a neutral e il target price da 0,46 a 0,60 euro sulle ordinarie (le azioni trattano a 0,596 euro) e da 0,39 a 0,51 euro sulle risparmio (+1,87% a 0,4803 euro). Gli analisti ritengono ancora «possibile» un piccolo aumento di capitale, operazione che comunque non dovrebbe contraddire il potenziale upside da un'uscita dall'America Latina. Per gli analisti di Mediobanca «l'interesse sull'equity story è destinata a rimanere elevata, avvicinandosi il consiglio, non solo per l'aggiornamento sul piano strategico. Continuiamo a vedere la dismissione dell'attività brasiliana come il modo più veloce e più semplice per risolvere il problema del debito (si parla di un valore di 8 miliardi, pari al 30% del debito atteso per l'anno in corso), mentre un aumento di capitale non dovrebbe avere il sostegno del principale azionista, come più volte riportato dalla stampa».

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