(Ap/LaPresse)

Addio a Bambi e Topolino sulle azioni di carta: Walt Disney ha annunciato che d'ora in poi emetterà solo azioni in formato digitale, assestando un duro colpo a tutti i collezionisti - anche in erba - che si accaparravano anche solo un'azione che potesse dimostrare il loro attaccamento ai loro eroi di carta. La svolta, certamente impopolare soprattutto tra i bambini cui venivano regalati i certificati per avvicinarli agli investimenti azionari, è stata annunciata ieri: dal 16 ottobre le azioni consegnate per compravendite saranno ritirate e non più riemesse.

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Azioni da collezione

Molte società hanno già da tempo abbandonato la stampa delle azioni cartacee, ma la Disney aveva tenuto duro, ripagato dall'affetto dei collezionisti che lo hanno portato in testa alla classifica di GiveAShare.com, piattaforma americana che spedisce le azioni con tanto di cornice. Le azioni di Topolino sono offerte a 122 dollari nella cornice di cartone e a 146 nella versione premium, quotazioni destinate con ogni probabilità a salire in tempi brevi. «Sono davvero sorpreso, è un potente strumento di pubblicità per loro, ma evidentemente le società hanno come priorità la riduzione dei costi», ha commentato Bob Kerstein, fondatore di Scripophily.com, sito specializzato nella scripofilia, il collezionismo legato ai documenti finanziari. I collezionisti potranno richiedere "certificati di acquisto" non negoziabili: «Non è la stessa cosa dei certificati azionari, ma è carino che Disney riconosca le esigenze dei fan», commenta Kerstein. Sono comunque ben lontani i tempi della quotazione di Disney: un'azione firmata personalmente da Walt ha superato i 25mila dollari.

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