Tagliare le tasse per ricreare investimenti e occupazione e tagliare la spesa pubblica: questa per il presidente Mario Draghi, la ricetta che i Paesei europei devono continuare a seguire per uscire dalla crisi.

«Per la prima volta in tanti anni in Europa ci sono segni di significativi progressi», ha poi detto Draghi. «La ripresa economica rimane ancora fragile e la dinamica del credito debole», ha aggiunto il numero uno dell'Eurotower, sottolineando che i Paesi dell'Unione devono andare avanti con le riforme strutturali e bisogna continuare sulla strada della riforma bancaria.

Draghi si è soffermato ovviamente anche sulla situazione negli Usa, dicendo che una lunga battaglia politica sul fronte fiscale americano potrebbe provocare danni «gravi» agli Stati Uniti e su scala globale ma il «mondo crede che si arriverà a accordo». Il numero uno dell'Eurotower ha fatto così riferimento a due nodi cruciali che vedono scontrarsi amministrazione Obama e repubblicani della Camera: la paralisi del governo federale iniziata 10 giorni fa con la mancata approvazione del bilancio per l'anno fiscale 2014 - il cosiddetto shutdown - e il tetto al debito pubblico, che verrà raggiunto tra una settimana. Senza un suo innalzamento Washington non potrà emettere nuovo debito per finanziare le proprie attività e onorare i propri impegni con i creditori. I suoi commenti sono arrivati dopo la proposta fatta dai repubblicani al presidente Obama e che prevede l'innalzamento del tetto al debito per sei mesi.

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