Pechino - Tra incertezze sul fronte del debito Usa e bocciature targate JPMorgan Chase & co., il mercato azionario cinese ha registrato la peggior performance nelle ultime tre settimane. JPMorgan Chase & Co. ha declassato le societa' legate alla Shanghai Free trade zone giudicate eccessivamente sopravvalutate. E si capisce: le speculazioni sono in atto da settimane e, soprattutto, sono sotto gli occhi di tutti.

Penalizzate, quindi, societa' come Shanghai International Port e Shanghai Waigaoqiao Free Trade Zone Development Co. (sotto del 7%) dopo aver duplicato le quotazioni da agosto in poi. Perdite consistenti anche per Aluminum Corporation of China Ltd. e Jiangxi Copper Co., primo produttore di alluminio e rame cinese. Male anche Cosco Shipping Co. and China Eastern Airlines Corp. (- 4).

Per JPMorgan il taglio ai valori e' piu che opportuno, anche in vista del Plenum del Partito comunista atteso a novembre, troppo carico di aspettative rispetto ai dati dell'economia cinese che hanno inoculato qualche dubbio in piu'. Non ci sarebbero pericoli per l'economia, magari la Cina attraversa una fase ciclica, fatto sta che il freno alle esportazioni, 0.3 a settembre sull'anno precedente, e l'aumento seppur lieve dell‘inflazione a 3.5% non fanno ben sperare.

L'inflazione sarebbe sotto controllo, stando a quanto ha detto il premier Li Keqiang in una dichiarazione raccolta da Xinhua. Ma adesso bisognera' attendere il dato sulla produzione lorda nel terzo trimester ina rrivo venerdi prossimo. L'economia cinese, probabilmente, si espandera' del 7.8, contro il 7.5 del secondo quarto del 2013. Bisognera', pero', attendere il responso dell'Ufficio nazionale di statistica.

Ben piu preoccupante e' l'impressione che la Cina starebbe registrando una frenata nell'export di prodotti proprio nei suoi mercati emergenti sia nel Sud est Asiatico sia in Africa. Lo Shanghai Composite Index ha perso l'1.6% a 2,196.94, la peggiore perdita da settembre. Stesso andamento per l'indice CSI 300 Index (-1.7, a2,425.19). L'indice ChiNext delle small companies ha perso il 3.8 per cento. L'indice Hang Seng China Enterprises e' stato negativo dello 0.7 per cento.

Ma la Cina ha manifestato anche la sua decisa contrarieta' al tetto del debito statunitense, pur essendo il piu grande creditore si e' sentito rispondere picche dai Tea party: fatevi i fatti vostri. E si' che la Cina detiene un quarto di titoli del Tesoro (1.28 trilioni di dollari a luglio): l'appello cinese, tuttavia, non potra' essere inascoltato anche perche' Pechino vanta 3.66 trilioni di dollari di riserve, dai 3.2 di due anni fa. E nessuna apparente alternativa di investimento.

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