Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 26 novembre 2013 alle ore 17:27.
L'ultima modifica è del 26 novembre 2013 alle ore 17:43.

My24
(Imagoeconomica)(Imagoeconomica)

«Abbiamo stipulato un accordo commerciale con la Ibk, Industrial Bank of Korea, partecipata dal Governo coreano e leader per i prestiti alle Pmi a Seoul, grazie al quale noi siamo diventati per l'Europa centro orientale la banca corrispondente della Ibk, e quindi punto di riferimento di circa 300 aziende coreane di medie dimensioni che investono nell'Europa dell'Est. Si tratta di subfornitori di grandi aziende coreane operanti soprattutto nei settori dell'automotive, degli elettrodomestici e dell'elettronica di consumo già presenti in quell'area, ma soprattutto si tratta del riconoscimento internazionale del nostro essere il numero uno bancario nella Cee», annuncia Gianni Franco Papa, capo della Divisione Europa centro-orientale di UniCredit nel corso di un'intervista rilasciata nella nuova sede direzionale della Torre UniCredit a Milano che con i suoi 231 metri di altezza è il grattacielo più alto d'Italia.

Con l'intesa fresca d'inchiostro UniCredit aggiunge così 300 Pmi coreane alle 3.600 aziende italiane già presenti e assistite nell'area, su un totale di 11mila imprese Ue che l'istituto segue nell'Europa centro orientale, «un'area dove siamo presenti in 14 paesi con 3.600 filiali, una zona che cresce mediamente dell'1,5-2% di Pil in più dell'Europa Occidentale».

La Cee è un'area dove il numero delle aziende italiane presenti è quasi cinque volte quello delle imprese tricolori in Cina e dove l'export italiano è sette volte maggiore dell'export italiano verso la Cina malgrado la popolazione cinese sia 3,5 volte la popolazione dell'Europa centro orientale.

«Per questo vogliamo rafforzare la nostra presenza in Russia, dove siamo la sesta banca del Paese, la prima straniera e abbiamo una joint venture con la Renault Bank, la Turchia dove siamo il quarto istituto del mercato, la Repubblica ceca e Slovacchia (che da dicembre avranno un'unica banca UniCredit). In Turchia l'Istituto di piazza Gae Aulenti assiste più di 400 aziende italiane, in Russia 310 e in Repubblica Ceca e Slovacchia 700 imprese», afferma Papa.

Un'area dove UniCredit è prima nei prestiti aziendali e seconda nei mercato dei bond con 66 miliardi di euro emessi secondo una ricerca Dealogic. Una regione in cui Pil nominale ha superato quello della Germania nel 2008 e dovrebbe quasi doppiarlo nel 2018, secondo stime Fmi.

Dopo la caduta del Muro di Berlino sono cambiate le gerarchie produttive nell'Europa centro orientale: «Negli anni 90 si è assistito a una delocalizzazione in ambito manifatturiero, negli anni 2000 c'è stato un innalzamento di gamma e l'Est è iniziato a diventare un mercato di sbocco per soddisfare la domanda locale. Oggi si delocalizzano i servizi avanzati e l'Est è sempre più mercato di sbocco grazie al fatto che il reddito pro capite in alcuni dei paesi della Cee ha superato quello medio di alcuni stati del Sud Europa», spiega Papa.

«Noi siamo una piattaforma in grado di fornire servizi non solo alle aziende italiane che vogliono investire nella Cee ma anche ad aziende italiane che sono presenti nell'Est Europa allargato, cioè in Turchia, dove siamo in grado di offrire servizi alle loro consociate estere in paesi terzi. Ad esempio abbiamo assistito l'Astaldi turca, joint venture con la Ictas, per la costruzione della tangenziale a San Pietroburgo, con lettere di garanzia pari a 2,2 miliardi di dollari, così pure abbiamo assistito i turchi di Toksoz ad acquisire la società italiana Pernigotti». Tutti dati a conferma che la Cee è la Cina dietro l'angolo.

Commenta la notizia

Listino azionario italia

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

Principali Indici

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

Shopping24

Dai nostri archivi