TOKYO - Le Borse asiatiche hanno iniziato la settimana su un tono di cautela, con prevalenza di leggeri ribassi, in attesa di nuovi dati e indicazioni dagli Usa reduci dalla pausa del Thanksgiving.

A Tokyo l'indice Nikkei ha oscillato nei due sensi in una fascia molto ristretta e ha chiuso in ribasso del 0,04% a 15.655,07 punti, in presenza di un lieve rafforzamento dello yen sul dollaro rispetto ai minimi da sei mesi raggiunti nella seconda parte della scorsa ottava. Il Ministero delle Finanze ha segnalato che, secondo il suo ultimo sondaggio, nel periodo luglio-settembre gli investimenti di capitale delle imprese nipponiche sono aumentati dell'1,5: un dato inferiore alle aspettative, che lascia ipotizzare una prossima revisione al ribasso del dato preliminare sul prodotto interno lordo del terzo trimestre (che sarà comunicata il prossimo 9 dicembre). Il Governatore della banca del Giappone Haruhiko Kuroda, intanto, ha lasciato intendere chela politica monetaria ultraespansiva potrebbe continuare oltre il 2015.

Un qualche sostegno al sentiment degli investitori in Giappone e nel resto dell'Asia è arrivato nemmeno dalle nuove indicazioni sull'attività manifatturiera in Cina, dove l'indice ufficiale Purchasing Managers si è attestato a novembre a quota 51,4 segnalando quindi una stabilizzazione della crescita: tendenza confermata oggi dall'analogo indice Hsbc/Pmi, con un dato finale di novembre a 50,8 (meno del 50,9 di ottobre ma più del preliminare 50,4). Gli investitori stanno valutando piuttosto il significato dell'annuncio, da parte delle autorità di regolamentazione dei mercati finanziari di Pechino, di una riforma delle Ipo e della loro ripresa – dopo un moratoria superiore a un anno _ dal prossimo gennaio. Intanto, secondo le indiscrezioni, sta andando molto bene il bookbuilding per il collocamento pubblico iniziale a Hong Kong delle attività chimiche del gruppo italiano Mossi & Ghisolfi, che si chiuderà il 6 dicembre in vista dell'avvio delle contrattazioni il 16: il book sarebbe già stato coperto, con molta domanda in particolare da Londra e Singapore, e sarebbero già entrati due fondi sovrani.

Da segnalare che il ministro giapponese delle politiche economiche, Akira Amari, resterà da oggi in ospedale 3-4 giorni per controlli. Stanotte arriva a Tokyo il vicepresidente Usa John Biden, prima tappa del suo viaggio asiatico (che comprende anche Pechino e Seul), nel quale riaffermerà il legame con gli alleati dopo l'iniziativa unilaterale cinese di istituire una zona di identificazione per la difesa aerea.

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