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Questo articolo è stato pubblicato il 16 dicembre 2013 alle ore 14:34.
L'ultima modifica è del 16 dicembre 2013 alle ore 14:55.

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(Corbis)(Corbis)

Mettere da parte un gruzzoletto per quando il figlio arriverà alla maggiore età. Un capitale che possa finanziare gli studi o a pagare l'anticipo di un appartamento. Sono tanti gli strumenti sul mercato che permettono, o meglio promettono, il raggiungimento di questi obiettivi. Ma ci sono alcuni prodotti che, vuoi per i costi o per i bassi rendimenti, sarebbe meglio evitare.

Quindi, prima di sottoscrivere qualsiasi tipo di prodotto è sempre bene leggere attentamente il foglio illustrativo e guardare tutti quei fattori che possono influenzare il risultato finale dell'investimento: quindi rischio, spese e tasso netto di rendimento. «Ma è altrettanto importante considerare l'orizzonte temporale - spiega Francesco Citta, dell'ufficio studi di Copernico Sim - Nel caso dell'investimento per un figlio, l'orizzonte è molto lungo e questo consente di avere una programmabilità e una tranquillità tale da non rivedere costantemente la nostra asset allocation».

Ma quali strumenti finanziari privilegiare? «Tendenzialmente tenderei a evitare i libretti di risparmio, sia bancari sia postali - risponde Citta - Sono prodotti a breve termine, che diventano interessanti solo se si vuole dare maggiore enfasi all'educazione, per far capire al figlio l'importanza del risparmio. Con un orizzonte di lungo periodo, invece, diventano interessanti i Bfp (Buoni fruttiferi postali, ndr) dedicati ai minori».

Buoni fruttiferi postali
I Bfp dedicati ai minori sono pensati apposta per chi ha un figlio con meno di 18 anni e vuole lasciargli in dote una somma di denaro da ritirare alla maggiore età. Sono intestabili solo ai minori da 0 a 16 anni e mezzo e restituiscono alla scadenza sempre il 100% del capitale investito maggiorato degli interessi maturati. I rendimenti? Variano in base al tipo di emissione e alla data di rimborso. Nei giorni scorsi, la Cassa depositi e prestiti ha emesso, attraverso gli sportelli di Poste Italiane, la nuova serie M89 di Bfp dedicati ai minori, con rendimenti che oscillano dallo 0,89% lordo, riconosciuto dopo 18 mesi, a un massimo del 4,90%, garantito nel diciottesimo anno dalla firma del contratto

. In soldoni, un capitale di 10mila € investito oggi in questa serie si trasformerà tra 18 anni in un gruzzoletto di 23.500 euro, che al netto della ritenuta fiscale del 12,50% corrisponde a un netto di 21.800 €. Da segnalare, poi, che i Bfp non sono soggetti a nessuna commissione, né di gestione né di negoziazione. A parte il prelievo fiscale, l'unica voce di spesa è rappresentata dall'imposta di bollo, pari allo 0,1% del capitale investito, per un importo minimo di 34,2 €.

Piani di accumulo del capitale
Gli investimenti per il figlio possono anche essere realizzati con la formula del piano di accumulo (Pac) «su strumenti con un grado di rischio più elevato, come i fondi comuni azionari - aggiunge Citta -. Il concetto di base è versare un piccola somma ogni mese (il minimo è 50 €, ndr) così da crearsi un patrimonio nel tempo. E prodotti più rischiosi sono più indicati a ottimizzare i risultati del Pac. Certo, si potrebbero considerare anche strumenti con un grado di rischio più basso, ma in questo caso anche i rendimenti saranno minori».

Facendo due calcoli, un investitore che avesse versato, negli ultimi 18 anni, 100 euro al mese in un piano di accumulo sull'Msci World (è l'indice dei mercati azionari globali), non prendendo in considerazione le variazioni dei tassi di cambio, si troverebbe oggi ad aver versato un totale di 21.700 € per un controvalore dell'investimento di 32.146,16 €. L'incremento totale, dunque, è del 48,14%, per un tasso di rendimento effettivo annuo del 4,19%.

La via del fondo pensione
«Da un punto di vista assicurativo, infine, un'altra via percorribile è quella del fondo pensione - conclude Citta - Si comincia ad accumulare un capitale che poi avrà un tempo maggiore per generare rendimento». I vantaggi di questa formula sono diversi, a partire dalla deduzione fiscale dei premi versati fino a un massimo di 5.165 € annui. Dopo otto anni dall'adesione, poi, è possibile chiedere un anticipo sui capitali versati per finalità differenti. Per esempio, è possibile disporre del 75% del montante (è la somma dei capitali versati e degli interessi maturati) per l'acquisto della prima casa, o del 30% per finanziare gli studi. Infine, c'è anche un vantaggio educativo: introduce il figlio all'accumulo di una pensione integrativa.

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