Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 28 dicembre 2013 alle ore 14:42.
L'ultima modifica è del 28 dicembre 2013 alle ore 14:50.

My24

«Se mi chiedete se sono soddisfatto dei risultati degli ultimi due anni dico di no, ma i risultati vanno inquadrati considerando il punto di partenza».

Con queste parole l'amministratore delegato di Banca Mps, Fabrizio Viola, ha difeso l'operato del management di Rocca Salimbeni dinnanzi ai piccoli azionisti riuniti in assemblea. Azionisti che hanno puntato l'indice sui conti in rosso dell'istituto senese.

L'amministratore delegato è partito ripercorrendo il cammino fatto, da due anni prima, quando è arrivato a Siena e ha trovato la banca in «una situazione di deficit patrimoniale».

Non solo. Viola ha calcato la mano sottolineando che nell'ottobre 2011 Mps «è rimasta in piedi come soggetto funzionante grazie all'intervento di Banca d'Italia, altrimenti non era in grado di chiudere in bonis i rapporti con le controparti».

L'intervento delle garanzie statali ha poi consentito alla banca di emettere bond per 13 miliardi portati in Bce. Bond che, ha sottolineato il manager, « andranno rimborsati nel corso del piano e che ci costano oltre 100 milioni l'anno che versiamo allo stato».

L'amministratore delegato di Banca Mps ha inoltre ricordato alla platea degli azionisti che in passato Banca Mps registrava risultati positivi grazie a «operazioni straordinarie e false».

Tra l'altro nonostante all'epoca la qualità del credito e i tassi fossero migliori, ha continuato il manager, Mps faceva fatica. « E questo la dice lunga su problemi strutturali della banca».

Viola ha poi puntato l'indice sui problemi causati dall'eccessiva esposizione su attività finanziarie che non rendevano, o rendevano pochissimo o addirittura costavano come Alexandria e Santorini.

Tutto questo mentre la struttura del portafoglio crediti era critica. «Circa il 60% è fatta da mutui e finanziamento a medio lungo termine. Percentuale questa ben superiore a quella del sistema bancario».

Insomma Rocca Salimbeni si è trovata nella situazione di dovere rispettare contratti a lungo termine siglati con famiglie o imprese e di dover recuperare soldi a costi elevati, più elevati rispetto a quelli pagati da altri istituti. Il motivo? «il merito creditizio della banca è peggiorato sia per fatti concreti sia per la percezione del mercato».

Fatto sta, ha sottolineato Viola, che non appena è stato annunciato l'aumento di capitale i cds su Banca Mps sono scesi da 700 punti a 300 punti.

Viola ha quindi difeso il lavoro del management che ha puntato a rafforzare la redditività dell'istituto. «Il Piano di ristrutturazione rivisto e corretto traccia bene le linee verso cui banca si muoverà e che per altro dovranno fare tutte le banche: con i tassi prossimi allo zero gli istituti dovranno essere più efficienti».

Viola ha concluso asserendo che «l' auspicio è che banca ritroverà la serenità di cui ha bisogno per ottenere i risultati che tutti si aspettano».

Commenta la notizia

Listino azionario italia

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

Principali Indici

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

Shopping24

Dai nostri archivi