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Questo articolo è stato pubblicato il 30 gennaio 2014 alle ore 15:31.
L'ultima modifica è del 30 gennaio 2014 alle ore 16:17.

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New York - La crescita americana ha rispettato le previsioni ispirate a un crescente ottimismo e nel quarto trimestre del 2013 ha marciato al passo del 3,2 per cento. Il Pil e' stato sostenuto dalla spesa dei consumatori, che rappresenta due terzi dell'attivita' economica nel Paese, ma anche dagli investimenti aziendali. E nell'ultimo semestre ha messo a segno un'espansione al passo del 3,7%, la piu' robusta da un decennio, dal 5,8% fatto registrare nella seconda meta' del 2003.

Per l'intero anno scorso la crescita e' stata pari all'1,9%, una volta tenuto conto di una debole prima parte dell'anno che ha visto l'economia marciare soltanto dell'1,8%, meno del 2,8% registrato nel 2012. L'accelerazione avvenuta sul finire del 2013 appare pero' incoraggiante per il futuro e ha convinto la Federal Reserve, che nel 2014 pronostica un Pil in crescita tra il 2,8% e il 3,2%, ad avviare il ritiro degli stimoli straordinari all'economia del Quantitative Easing.

La riduzione negli acquisti di bond, il cosiddetto "tapering" deciso a dicembre, e' proseguita nel vertice della Fed tenutosi martedi' e mercoledi', nonostante le tensioni sui mercati emergenti e a Wall Street. Dopo due riduzioni consecutive da dieci miliardi gli acquisti di obbligazioni del Tesoro e immobiliari da parte della Banca centrale sono state ridimensionate a 65 miliardi al mese da 85 miliardi. Questa mattina Wall Street e' parsa pero' incoraggiata dal nuovo dato e i futures sugli indici azionari hanno subito guadagnato terreno.

In dettaglio il Pil nel quarto trimestre dell'anno scorso e' stato sostenuto da un incremento nella spesa al consumo pari al 3,3%, il piu' robusto in tre anni. Gli investimenti delle aziende, nel frattempo, sono lievitati del 3,8% grazie a spese in macchinari. Anche se resta da verificare, secondo alcuni economisti, se questo si tradurra' in maggior produzione.

Le incognite per la crescita futura non si fermano qui. Le scorte aziendali sono rimaste elevate dopo un forte incremento nei tre mesi precedenti, un fattore che potrebbe frenare adesso l'economia. Tra gli aspetti piu' deboli del Pil c'e' stata poi una contrazione negli investimenti immobiliari residenziali del 9,8%, danneggiati anche dal maltempo. E le tensioni sui mercati emergenti potrebbero scuotere l'interscambio commerciale, che ha contribuito alla crescita nel quarto trimestre con esportazioni lievitate dell'11,4 per cento. Le previsioni sono che l'espansione americana possa rallentare al 2% almeno nel primo trimestre del 2014.

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