TOKYO - L'indice Nikkei della Borsa di Tokyo ha perso oggi la quota di 15mila che aveva raggiunto ieri, chiudendo in ribasso dello 0,54% a 14.970,97 punti. I mercati azionari asiatici si sono orientati oggi prevalentemente al ribasso, dopo l'emergere di nuove preoccupazioni sulla crescita cinese e americana. La Borsa di Tokyo è stata penalizzata dal rafforzamento dello yen intorno alla soglia di 102 sul dollaro, dopo che lo scenario sull'economia Usa è apparso meno solido sul fronte di una indebolita fiducia dei consumatori e di una più lenta crescita dei prezzi immobiliari; inoltre l'improvviso deprezzamento di ieri dello yuan sul dollaro ai minimi dal'agosto scorso e il calo delle Borse cinesi (ieri Shanghai ha perso il 2% e oggi si è stabilizzata, assieme alla valuta) è parso a molti investitori come una indicazione e un riflesso delle difficoltà di Pechino nel raggiungimento dei target economici ufficiali. Così il Nikkei fin dall'inizio delle contrattazioni è tornato sotto la soglia dei 15mila punti, mentre le piazze cinesi restano comunque sotto una pressione iniziata all'inizio della settimana sui timori per la limitazione del credito bancario al settore immobiliare.

In attesa di nuovi dati macroeconomici che saranno rilasciati venerdì a Tokyo, spicca la svolta nella politica energetica giapponese, dopo l'annuncio della bozza di piano energetico a lungo termine che prevede il ritorno al nucleare (attualmente tutti i reattori sono spenti). Una inversione di rotta - rispetto agli orientamenti del precedente esecutivo - che arriva a ridosso del terzo anniversario dello tsunami del 2011 che innescò la crisi presso la centrale nucleare di Fukushima Daiichi. Le reazioni degli investitori restano però caute in quanto ci sono ancora vari ostacoli da superare prima della ripresa di attività di alcuni impianti atomici, che il governo Abe considera necessaria per ridurre la dipendenza energetica dall'estero e il deficit commerciale. In controtendenza il titolo Panasonic, che registra un netto rialzo dopo la notizia che investirà in un impianto per batterie per auto con la Tesla. A Seul la diminuzione della propensione al rischio degli investitori favorisce i prezzi dei bond (i cui rendimenti sono scesi ai minimi da 4 mesi) più che la Borsa, all'indomani dell'annuncio del piano economico triennale per il rilancio dell'economia.

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