Giudizio sintetico: Azioni e titoli di Stato da sovrapesare
Il giudizio è basato su una pluralità di fattori che ci rendono ottimisti sul mercato italiano nei mesi a venire: in primo luogo, il miglioramento degli indicatori congiunturali, che necessitano comunque di conferme ulteriori e di un deciso sostegno da parte dell'azione politica; in secondo luogo l'evoluzione positiva delle condizioni finanziarie in Italia, con il rientro dello spread sui titoli di stato a livelli prossimi a quelli fisiologici e una riduzione dei rendimenti in termini assoluti che lascia spazio a possibilità di finanziamento delle imprese e di rinnovo del debito pubblico meno onerose rispetto al recente passato; infine, un ritorno di interesse verso il nostro paese da parte di investitori esteri, anche come conseguenza della crisi dei mercati emergenti. Il giudizio positivo riguarda tanto il mercato azionario, che dall'inizio della crisi ha accumulato un significativo gap nei confronti degli altri listini europei e che ha quindi un potenziale di crescita ancora interessante, sia il mercato del reddito fisso, in particolare per quanto riguarda la componente corporate. Da seguire con attenzione, su questo punto, l'avvio e l'evoluzione del mercato dei cosiddetti "mini-bond", emissioni obbligazionarie delle Pmi italiane, che potrebbe essere un cruciale punto d'incontro tra domanda di rendimenti più elevati da parte degli investitori e necessità di finanziamenti alternativi al canale bancario per il cuore del tessuto industriale italiano.