Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 25 marzo 2014 alle ore 12:23.
L'ultima modifica è del 25 marzo 2014 alle ore 17:34.

Terna conferma il suo impegno a sostegno della rete e, da qui al 2018, assicurerà 5 miliardi di euro di investimenti, di cui 3,6 miliardi destinati a rafforzare e ammodernare la rete elettrica nazionale. Il resto, chiarisce il comunicato diffuso dalla spa dell'alta tensione, andrà a favore delle attività non tradizionali: una pipeline di 400 milioni cumulata nell'arco di piano, a cui si aggiunge un potenziale di 900 milioni di euro di sviluppo in impianti rinnovabili e di infrastrutture elettriche per terzi in Italia e all'estero. Con un occhio al Mediteranneo (Grecia e Nord Africa, in particolare), ma anche all'America Latina come il numero uno Flavio Cattaneo ha avuto modo di chiarire in audizione al Senato giusto qualche giorno fa.
Ai suoi azionisti, Cattaneo assicura un sostanzioso dividendo (20 centesimi di euro per azioni in linea con la policy annunciata lo scorso anno, cioè una cedola base di 0,19 euro derivante dalle attività tradizionali più un pay-out del 60% agganciato ai risultati delle attività no core) e numeri in crescita come testimonia il bilancio 2013 appena archiviato: Ebitda a quota 1,48 miliardi di euro (+6,5%), ricavi in aumento del 5% (a 1,89 miliardi dieuro) e utile netto in rialzo del 10,8%, a 514 milioni di euro. I conti illustrati oggi alla comunità finanziaria indicano poi anche un incremento dell'Ebit che tocca gli 1,03 miliardi di euro, con una crescita del 7 per cento.
Tornando al piano, la spa dell'alta tensione ribadisce il suo sforzo per la crescita della rete cruciale nel garantire la sicurezza del sistema elettrico, lo sviluppo industriale e quello delle rinnovabili. Per questo motivo, nei prossimi 5 anni, l'81% delle risorse sarà assicurato al potenziamento della rete. Duecento milioni andranno invece alla realizzazione dei sistemi di accumulo, secondo una direttrice che ha visto la società giocare un ruolo di primo piano. Gli impianti che la società sta realizzando nel Sud Italia rappresentano, chiarisce la nota, «un primato a livello europeo per capacità e si posizionano fra i primi a livello mondiale». I due siti già in via di realizzazione in Campania avranno una capacità di 12 megawatt ciascuno e a questi si affiancherà un terzo (in fase autorizzativa) in linea con quanto previsto dal piano di sviluppo.
Quest'ultimo, come ha ricordato l'ad in audizione, prevede investimenti per 8,1 miliardi di euro, di cui 5,6 miliardi nei prossimi dieci anni che serviranno a ridurre gli sbottigliamenti per migliorare l'integrazione delle rinnovabili nel sistema elettrico e garantire la sicurezza del servizio. Quanto alla solidità del gruppo, l'ad assicura che non ci sarà alcuna esigenza di rifinanziamento fino a tutto il 2015 e il rapporto indebitamento netto/Rab resterà inferiore al 60% da qui alla fine del piano.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Permalink
Listino azionario italia
Moved Permanently
The document has moved here.
Principali Indici
Moved Permanently
The document has moved here.
Moved Permanently
The document has moved here.
Ultimi di sezione
-
banche
«UniCredit più forte sul capitale con la crescita dei profitti»
-
tlc & media
Telecom, accordo sui contenuti con Mediaset
di Antonella Olivieri
-
trimestrali
Chrysler accelera nel II trimestre
di Andrea Malan
-
finanza
Mediobanca rileva il 51% di Cairn Capital. Utili in crescita del 27%, il titolo brilla in Borsa
-
la giornata dei mercati
Borse positive dopo i dati Usa, Milano +1,87%. Banche a picco ad Atene - Mediobanca fa shopping e sale (+6%)
-
ACQUISIZIONI
PartnerRe, Exor vince la partita
di Marigia Mangano