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Questo articolo è stato pubblicato il 27 marzo 2014 alle ore 09:31.
L'ultima modifica è del 27 marzo 2014 alle ore 09:33.
Giudizio severo della Fed durante gli stress test condotti nei giorni scorsi sulle banche americane. Nella seconda parte di questi esami "di maturità" per i principali gruppi che operano oltreoceano, la banca centrale ha bocciato i piani di capitale di cinque istituti a cominciare da Citigroup, che in particolare si è vista respinta la richiesta di premiare i soci con dividendi e buyback azionari. Bocciati anche i progetti di influenti controllate statunitensi di tre istituti britannici e spagnoli, Hsbc, Rbs e Banco Santander, messi alla prova per la prima volta: questi vedranno limitata la loro capacità di versare dividendi alle case madri in Europa. La quinta banca bocciata è stata la regionale Zions Bancorporation.
I piani di altri 25 protagonisti della finanza sono stati al contrario approvati, da JP Morgan a Goldman Sachs, da American Express a Bank of America e a Morgan Stanley che ha subito annunciato un raddoppio della cedola trimestrale a 0,10 centesimi e un buyback fino a un miliardo. Per Citi è il secondo «no» della Fed alle sue strategie in tre anni e il titolo nel dopo mercato ha perso il 5 per cento.
«Siamo profondamente delusi dalla decisione sulle iniziative che avevamo chiesto di poter intraprendere - ha dichiarato ad di Citi, Michael Corbat - Continueremo a lavorare con la Fed per meglio capire le sue preoccupazioni». La Fed ha giudicato negativamente le pratiche di pianificazione del capitale della banca, a cominciare dall'inadeguata capacità della banca di prevedere perdite e entrate in uno scenario di crisi per le sue attività globali. Questo secondo capitolo degli stress test viene utilizzato ormai apertamente dalla Fed come un aggressivo strumento per valutare, con la solidità finanziaria, anche la credibilità dei vertici, della cultura manageriale e della gestione dl rischio.
La prima parte dei test aveva valutato la resistenza delle banche a una grave recessione: 29 su 30 (l'eccezione era stata Zions) erano state promosse grazie al mantenimento di requisiti di capitale Tier 1 superiori al minimo stabilito nel 5 per cento.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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