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Questo articolo è stato pubblicato il 02 aprile 2014 alle ore 10:12.
L'ultima modifica è del 02 aprile 2014 alle ore 17:19.
"Il bonifico bancario che viaggia via sms è il primo passo verso l'abbattimento dei confini tra banche e telecomunicazioni". E' la convinzione di Andre Spicer, Professore di Comportamento organizzativo alla Cass Business School di Londra, che abbiamo intervistato a proposito di M-Pesa, il servizio di trasferimento del denaro tra utenti della telefonia mobile che apre nuove frontiere di mercato.Una volta acquistato il credito presso un agente che procede alla registrazione del nuovo utente, si può inviare denaro in una sola tranche o in più operazioni semplicemente tramite l'invio di un messaggino dal cellulare. A sua volta l'utente gestisce il contatto con l'ufficio centrale tramite il proprio telefonino.
Lanciato da Vodafone in Kenya (il nome deriva dalle parole "mobile" e "pesa", che in lingua swahili significa denaro) per abbattere i costi delle mediazioni bancarie per i clienti del microcredito, nei giorni scorsi il servizio è sbarcato in Romania, primo passo di una possibile espansione nel Vecchio Continente. "In passato i nuovi prodotti e servizi venivano creati nei Paesi più sviluppati, come gli Stati Uniti, l'Europa e il Giappone, mentre oggi molte innovazioni partono dalle economie in via di sviluppo e da qui si estendono verso l'Occidente", spiega Spicer. "Spesso questo processo dà luogo alle innovazioni più semplici ed efficaci, che gli ingegneri nei loro laboratori ben finanziati ignorano".La scelta della Romania non è casuale, considerato che nel Paese una famiglia su tre non accede ai canali bancari, offrendo così al nuovo servizio un potenziale di sviluppo. "Quando c'è un cambiamento nella distribuzione del reddito, le condizioni di vita dei cittadini più poveri lentamente si deteriorano", prosegue l'esperto. "Così, molti dei prodotti in domanda nei Paesi in via di sviluppo potranno trovare un mercato propizio fra i poveri dei paesi sviluppati".
Il sistema M-Pesa consente, infatti, alle persone più povere - che non hanno accesso al sistema di finanziamenti - di trasferire il denaro contante. Questo è utile per le operazioni personali, ma anche per le imprese e le transazioni di piccole dimensioni. Tanto da costituire una minaccia a medio termine per le banche. Infatti, gli istituti di credito fanno enormi investimenti nei sistemi di pagamento e questi possono trovare giustificazione solo nella prospettiva di ritorni importanti, che possono essere compromessi dall'arrivo di nuovi competitor. "Questo sistema di pagamento via cellulare è il primo passo verso l'abbattimento dei confini tra il settore bancario e quello delle telecomunicazioni", sottolinea Spencer. "Grandi player delle telecomunicazioni come Virgin stanno già posizionandosi per ottenere una parte della grande industria finanziaria. Questo offuscamento dei confini tra settori potrebbe avere lo stesso effetto di iTunes, quando i confini tra l'industria della musica e della tecnologia si ruppero".
I rischi del sistema
Come per ogni tecnologia, anche M-Pesa non è comunque immune da minacce, a cominciare dalle truffe o dai tentativi di truffe. Anche se in questo caso i rischi sono mitigati dal fatto che i contanti memorizzati sulla sim card del telefono corrispondono a liquidità detenute nelle banche, riducendo il rischio per i consumatori di perdere i loro contanti nel caso in cui la società dovesse fallire. Inoltre le transazioni sono tracciate, riducendo il rischio di riciclaggio di denaro. Mentre permangono i rischi associati all'uso del sistema da parte di criminali o all'utilizzato di M-Pesa per sfruttare gli "analfabeti della finanza. Potrà costituire la base per finanziare le start-up? Su questo punto Spencer è più prudente: "Potrebbe essere usato per aiutare le Pmi a gestire piccole transazioni senza la necessità di utilizzare sistemi costosi", spiega. "Ma per ottenere del capitale finalizzato a sviluppare nuove idee d'impresa è meglio passare attraverso processi come il capitale di rischio o il crowdfunding".
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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