Una pioggia di valutazioni, meglio sarebbe dire di aggiornamenti, diramati dalle agenzie di rating Moody's, Fitch e Standard & Poor's, ha interessato Finlandia, Turchia e Portagallo.
Standard & Poor's ha modificato l'outlook della Finlandia (attualmente AAA), passato da "stabile" a "negativo".

La Finlandia, una delle economie più solide del Vecchio continente, fronteggia una crisi economica meno grave di altri Paesi ma i settori chiave, l'industria della carta e quella dei cellulari, sono in difficoltà. Le stime del tasso di crescita del Pil, secondo S&P, vanno riviste al ribasso dall' 1,4% all' 1%, nel biennio 2014-2016. Insomma si tratta di una stagnazione protratta.

Va ricordato che Finlandia, Germania e Lussemburgo sono gli unici tre Paesi della zona euro che, per Standard & Poor's, mantengono la tripla A, dopo che lo scorso dicembre Standard & Poor's ha abbassato il rating dell'Olanda.

Intanto anche Moody's ha modificato l'outlook da "stabile" a "negativo" della Turchia, a causa della la situazione di incertezza politica e delle previsioni di crescita economica a breve e medio termine. La variazione di outlook dovrebbe far scendere nei prossimi mesi il rating della Turchia, che oggi è a "Baa3".

Infine l'agenzia di rating Fitch ha migliorato l'outlook del debito del Portogallo, che passa da "negativo" a "positivo". Il Portogallo è uno dei Paesi dell'eurozona che ha fatto ricorso a un piano di salvataggio, portandolo da "negativo" a "positivo". Il rating è comunque rimasto BB+.

Il giudizio di Fitch è stato motivato dalla bontà degli sforzi di bilancio compiuti dal governo di Lisbona e dal risanamento generale dell'economia.

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