Pechino - Le incertezze sulle regole per le Ipo deprimono le borse cinesi e gli investitori trovano un'ulteriore elemento di incertezza sulla strada della fiducia nei mercati di Mainland China dopo lo slowdown acclarato dell'economia.

Così lo Shanghai Composite Index è sceso dello 0,1 % a 2.064,73 . Giù Jiangxi Copper dello 0,8 %, Great Wall Motor dell'1,4 %. Lo Shenzhen Composite Index è andato sotto dell'1,1 % a 1.062,71.

In mancanza di regole ben chiare il futuro delle matricole sulle borse cinesi si complica: sono 28 quelle con i prospetti approvati oppure 19? E, soprattutto, che ne è stato di tutte le altre in coda da mesi e mesi?

La Csrc, China commission regulatory commission ha parlato di 18 prospetti, i nuovi titoli pronti al debutto sarebebro 46 con un possibile bottino di 3,6 miliardi di dollari.
Una gran confusione che non è piaciuta agli investitori ai quali era stata prospettata una stagione da 40 miliardi di dollari di nuovi arrivi sui listini. Intanto ben 23,9 miliardi di yuan sarebbero usciti dai confini cinesi proprio a causa degli arrivi potenziali sulle piazze cinesi.

L'indice CSI300 che include i più grandi titoli di Shanghai e Shenzhen, ha perso il 1,69 per cento dallo scorso venerdì. In fondo nessuna delle 46 aziende considerate ha avuto l'ok a ma la CSRC dovrebbe rivedere queste richieste e consentire la ripresa delle Ipo entro il mese di maggio.

Il numero totale di aziende in lista d'attesa Ipo è sceso a 606 nella settimana conclusa il 18 aprile , in calo da 675 imprese nella settimana precedente.
I 46 che hanno pubblicato i prospetti sono dominati da imprese come Hua'an Securities Co Ltd, l'unica istituzione finanziari, Shanghai Film Co Ltd, broker come Shanghai Guotati Junan, China nuclera corp, Huadian Heavy industries.

Molte società, invece, avevano preventivato uno sbarco in borsa a metà anno, ma adesso che persino gli analisti stanno rivendendo i piani, la situazione non è più così chiara.

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