Mutui, cala lo spread e i proprietari rottamano il contratto. Ecco come sceglierne uno migliore
Con l'abbassamento degli spread le richieste di prodotti per sostituzione sono cresciute al 20%, il doppio rispetto a un anno fa. E si riapre la caccia al variabile
3. Cambiare mutuo / L'identikit del «surrogatore»
Ma chi cerca di sostituire il proprio mutuo? E cosa sceglie? La risposta alla prima domanda è in fondo piuttosto semplice: cerca di cambiare il cavallo in corsa soprattutto chi ha avuto accesso al finanziamento dal 2011 in poi, cioé da quando gli spread hanno iniziato ad aumentare in modo vorticoso (passando in pochi mesi da poco più dell'1% medio a oltre il 3%). Questo semplicemente perché i «fortunati» che a suo tempo avevano ottenuto prestiti a tasso variabile con un ricarico dell'1% (o anche inferiore) non hanno certo motivo di cambiare un prodotto che resta competitivo. Ora che gli spread medi sono scesi di nuovo sotto il 3% (2,39% per i variabili e 2,70% per i fissi sulla scadenza ventennale, secondo le rilevazioni Mutuionline) per alcuni torna dunque la convenienza.
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