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Questo articolo è stato pubblicato il 03 giugno 2014 alle ore 07:40.
L'ultima modifica è del 09 agosto 2014 alle ore 10:12.
Se la voglia di fare acquisti online è frenata dal timore di vedersi clonare la carta di credito o incorrere comunque in qualche tipo di truffa, non c'è problema: anche se il pagamento con le carte è ormai sicuro, ci sono molti sistemi che consentono di farne comunque a meno, anche su internet. Se si tratta di servizi online di un certo importo - per esempio la sottoscrizione di polizze assicurative o l'acquisto di viaggi e vacanze - c'è sempre la possibilità di finalizzare l'acquisto con un bonifico. Inoltre, con la recente introduzione del bonifico Sepa, che è un protocollo standard per tutta l'Europa, potrebbe dare ulteriore slancio al suo utilizzo per il commercio elettronico. Nel caso di acquisto di beni fisici - abbigliamento, scarpe, arredamento e altro - alcuni siti consentono ancora di comprare con il vecchio metodo del contrassegno, in cui il pagamento avviene al momento della consegna (anche se con un costo aggiuntivo). Oltre a questi sistemi più tradizionali ci sono altri modi per evitare di usare le carte di credito: innanzitutto, utilizzando una prepagata, che offre all'utente la percezione di una maggiore tranquillità, perché in caso di problemi al massimo si può perdere l'importo caricato sulla carta.
Uno strumento che riscuote sempre maggiori consensi sul web è PayPal, che consente di chiudere le transazioni accedendo a un conto virtuale che funziona solo con l'inserimento della propria email e della password prescelta, senza dare i dati della carta di credito e del conto. Anche se la funzionalità più utilizzata è quella dell'account agganciato a una o più carte (a saldo o prepagate), è possibile anche aprire un conto Paypal senza carta, ricaricandolo tramite bonifico senza spese. Un sistema conveniente, perché non applica alcuna commissione per l'acquisto. Oltre a PayPal sul mercato sono disponibili altri servizi di wallet virtuale, o piattaforme di pagamento che consentono di fare acquisti senza dover inserire ogni volta le credenziali delle carte, come MasterPass.
Ma per chi non ha proprio voglia di fare il pagamento in rete, esiste un nuovo servizio lanciato da SisalPay in collaborazione con HiPay, che consente di ordinare su internet e pagare presso un canale fisico. «La moneta elettronica è sempre più usata dagli italiani sui canali fisici, ma in rete ci sono ancora molte resistenze al suo utilizzo», spiega Camilla Folladori, responsabile Payments and Services di Sisal. «Per questo - procede - abbiamo pensato di andare incontro alle esigenze dei clienti con questo servizio.
L'utente può prenotare l'acquisto online, presso uno dei siti che usano la piattaforma HiPay e poi pagare presso il punto vendita SisalPay più vicino con il sistema che preferisce: contanti, carta di credito o bancomat», aggiunge. L'idea di lanciare il servizio è nata dalla constatazione che molti utenti interrompono l'acquisto a causa del sistema di pagamento. «In base alle ricerche di mercato fatte dal nostro partner HiPay è emerso che il tasso di abbandono del carrello virtuale è del 75%, e una grande fetta di questa percentuale è legata alla percezione che il sistema non sia sicuro, all'impossibilità di pagare con il proprio metodo preferito, o perché non si hanno a disposizione i codici della carta di credito richiesti da alcuni siti», spiega Folladori. Per l'epayment che fa a meno delle tesserine plastificate c'è anche MyBank, un nuovo strumento nato a livello europeo che consente di pagare online tramite l'internet banking della propria banca.
«È uno strumento molto promettente perché in Italia ci sono 13 milioni di carte di credito ma 16 milioni di conti online», argomenta Roberto Liscia, presidente NetComm, spiegando che gli operatori di settore stanno promuovendo questa tecnologia con le principali 85 banche europee e in Italia i principali istituti hanno già aderito. Liscia spiega che in futuro «il sistema di pagamento diventerà sempre di più una commodity, perché l'elemento rilevante sarà l'identità elettronica: il sistema sarà in grado di riconoscermi prima che io faccia il pagamento». Non a caso, aggiunge, anche allo stato attuale «le frodi online vere e proprie con le carte di credito non esistono, perché i pagamenti sono sicuri». Al netto dei casi di phishing e dell'utilizzo incauto della carta, che può consentire a truffatori di rubarne le credenziali, il vero pericolo «è il furto di identità digitale, nel caso in cui degli hacker violino i sistemi di sicurezza dei grandi player che custodiscono dati, tra cui anche quelli delle carte». È questo, e non il pagamento online con carta, il potenziale punto debole del sistema. Ma il problema si potrà risolvere con l'identità digitale «sulla quale la Ue sta già lavorando a livello normativo, e molti operatori si stanno già attrezzando», conclude.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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