Corsa contro il tempo per Fondazione Carige che deve cedere sul mercato circa l'11% delle azioni della banca omonima per poter partecipare all'aumento di capitale dell'istituto di credito, che partirà a metà giugno. I consigli di indirizzo e di amministrazione della fondazione, riunitisi nel pomeriggio di ieri hanno dato mandato all'advisor Banca Imi di cedere un pacchetto del 10,9% di azioni Carige con un prezzo «a sconto» la cui soglia minima sarà definita da una perizia tecnica affidata al consulente Mario Massari (ma lo sconto potrebbe ammontare al 4-5%). La vendita, che non dovrebbe avvenire sul mercato, secondo quanto previsto dagli accordi tra l'ente e i collocatori del precedente pacchetto, venduto a maggio a 0,4 euro per azione, dovrà avvenire entro martedì prossimo. Giorno in cui gli organismi di governo della fondazione si riuniranno nuovamente. Se l'operazione andasse a buon fine, l'ente arriverebbe a controllare il 19% del capitale di Carige e martedì sarebbe deliberata l'adesione all'aumento di capitale (da 800 milioni) della banca, pro-quota, per mantenere la partecipazione al 19. Nel caso, invece, in cui l'operazione di collocamento non avesse successo, i consigli valuterebbero la vendita dei diritti di opzione per l'aumento di capitale.

Ieri, intanto, presso la procura di Genova, si è svolto un interrogatorio, durato circa sei ore di Giovanni Berneschi, ex presidente di Banca Carige, in carcere con l'accusa di truffa ai danni del "suo" istituto, portata avanti anche grazie alle compagnie assicurative controllate da Carige. Berneschi è stato interrogato dal pm Silvio Franz e dal procuratore aggiunto Nicola Piacente. Con l'ex numero uno di Carige, il 22 maggio scorso, erano state arrestate altre sei persone. Secondo l'accusa, l'organizzazione diretta da Berneschi aveva fatto acquistare dalla compagnia assicurativa Carige Vita Nuova complessi immobiliari sovrastimati per ricavarne un profitto. I patrimoni venivano poi occultati attraverso lo schermo di società finanziarie italiane e straniere e trasferiti in Svizzera. I fatti sarebbero avvenuti tra il 2006 e il 2009. «I soldi - ha affermato Berneschi ai magistrati nel corso dell'interrogatorio - li ho portati in Svizzera nel 1993. Sono i risparmi di una vita. Come li ho accumulati? Io ho sempre vissuto come un impiegato, come un francescano».
«Alcuni punti - ha riferito l'avvocato dell'ex bacnhiere, Maurizio Anglesio - sono ancora da approfondire ma il mio assistito ha fornito spiegazioni ampie e direi soddisfacenti per tutti. Certamente ha una ricostruzione dei fatti del tutto alternativa e in contrasto con le tesi accusatorie relative al suo operato, di cui ribadisce la correttezza e l'onestà». Berneschi, ha aggiunto l'avvocato, è «molto provato, non tanto per le accuse ma per le notizie diffuse, per il contorno ambientale, ciò che ha detto il figlio».

Si tratta di Alberto Berneschi, il quale, durante un colloquio in carcere con la moglie Francesca Amisano (una degli indagati), senza sapere che il colloquio fosse intercettato dalla Guardia di finanza, ha detto, riferendosi al padre: «È un pazzo, rubava, rubava, mica solo 2 milioni».
Nel corso dell'interrogatorio i pm hanno proposto il trasferimento di Berneschi (attualmente nella casa circondariale di Genova Pontedecimo) al carcere di Sanremo, che ha una struttura clinica più adeguata per seguire i detenuti più anziani, ma Berneschi ha rifiutato dicendo di stare bene dov'è. Il suo prossimo interrogatorio si terrà martedì 10 giugno.

I NUMERI

10,9% - La quota in vendita
La Fondazione Carige ha deliberato di cedere entro martedì prossimo quasi l'11% del capitale di Banca Carige.

800 milioni - L'aumento di capitale
Banca Carige ha varato un aumento di capitale da 800 milioni per rafforzare la situazione patrimoniale.

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